Muore a soli 30 anni la volontaria della Cri che cercava il suo cane scomparso: la notizia rattrista gli utenti del web.
Un dolore immenso ha colpito la comunità di Castagneto Carducci e Buggiano (Pistoia) per la scomparsa prematura di Elena Antonelli, volontaria della Croce Rossa Italiana (CRI), deceduta all’età di soli 30 anni a causa di un male incurabile che l’aveva colpita da tempo. La giovane, conosciuta per il suo spirito altruista e la profonda sensibilità, ha trascorso gli ultimi mesi della sua vita in una disperata e straziante ricerca: quella del suo amato labrador, Gully.
Mesi di disperata ricerca del cane Gully scomparso a febbraio e poi il tristissimo epilogo per la giovane volontaria della Cri
Gully, un cane da pet therapy, era per Elena un compagno di vita cruciale, la sua forza per affrontare la patologia che la stava consumando. La sua scomparsa, avvenuta il 10 febbraio a Marina di Castagneto Carducci (in alcune versioni si parla di furto), ha dato il via a una mobilitazione nazionale.
Elena ha dedicato ogni energia rimanente alla ricerca, smuovendo le montagne: ha utilizzato droni, cani molecolari e lanciato appelli sui telegiornali, nella speranza di ritrovare il suo fedele amico. Come lei stessa scriveva, Gully non era solo un animale, ma la sua ragione d’esistere, la chiave per dare “esistenza all’esistenza”. Un appello straziante che Elena aveva rivolto ovunque per ritrovare colui che per lei era molto di più di un semplice animale da compagnia. Un bellissimo cagnolone, taglia grande, un incrocio maremmano, pastore tedesco di 10 anni era sparito nel nulla il 10 febbraio scorso a Marina di Castagneto. «Ti aspetto a casa Gully – scriveva la ragazza – nel nostro letto sulla tua coperta. La strada la conosci, anche se io non conosco quella per venire da te. Adesso siamo in due a non esserci più, perché senza di te non resta niente neppure di me». Elena lo aveva cercato ovunque: aveva affisso volantini nella sua Castagneto Carducci, in provincia di Livorno, mandato appelli in televisione e contattato le associazioni che si occupano di recuperare i cani scomparsi. Tutto però si è rivelato inutile.
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La sofferenza per la perdita del suo compagno a quattro zampe è stata un peso insopportabile nell’ultima battaglia contro la malattia. L’addio di Elena è reso ancora più toccante dalle sue ultime, drammatiche parole condivise sui social, un testamento d’amore e dolore che rifletteva la sua anima dolce e pura: «La tua autenticità mi ha reso una persona mirabile: te ne sarò eternamente grata. Ti aspetto a casa… Mi manchi, ascolto quel vuoto che sa di te… Guarderò sempre i tuoi occhi, specchio della mia anima più intima. Adesso siamo in due a non esserci più. Perché senza di te, non resta niente neppur di me».
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Elena se n’è andata senza aver potuto stringere un’ultima volta la zampa del suo Gully. La Croce Rossa di Buggiano-Montecatini, dove la giovane donava il suo tempo, ha espresso profondo cordoglio, onorando la memoria di una ragazza il cui aiuto e la cui sensibilità erano preziosi quanto il suo sorriso. Il comitato Croce Rossa italiana Buggiano-Montecatini ha voluto salutare così Elena: «Con profondo dolore annunciamo la scomparsa della nostra volontaria. Il suo esempio rimarrà per sempre una guida per tutti noi. Ha donato il suo tempo, la sua energia e il suo cuore alla Croce Rossa». «Averti conosciuto – commenta la presidente della sezione locale Ilaria Catani – è stato un dono prezioso. Grazie per l’amore e la generosità che hai sempre mostrato verso gli altri. La tua memoria vivrà nel nostro cuore». Oggi, l’unica consolazione per chi l’ha amata è immaginarla finalmente libera di volare, fuori da quel corpo che sentiva troppo fragile, con la speranza che, in qualche luogo, lei e il suo Gully si siano finalmente ricongiunti.
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