Padrone pugnala il cane che cercava di difendersi dalle percosse

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By lotta75

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Cane abusato si difende dal padrone

Cane si difende dal padrone che lo pugnala sul muso

Vittima di abusi ripetuti. Per anni, è stato al suo fianco senza reagire. Fino a quando, il povero Hugo, per difendersi dalle percosse del padrone, non si è ribellato, mordendo l’uomo.

Un comportamento istintivo da parte dell’animale che gli è costato caro. Infatti, l’uomo accecato dalla rabbia, ha poi pugnalato il cane sul muso per vendicarsi. Il cane è stato gettato in una gabbia trasportino e abbandonato di fronte all’ingresso del canile.

Il padrone a sua volta è stato invece ricoverato in ospedale.

Una tragica vicenda registra a Huntingdon Valley in Pennsylvania. La storia di Hugo è stata raccontata dallo staff dell’associazione locale Philly Bully Team Rescue, che ha cercato di salvare il cane, diramando un appello in rete.

“Secondo i rapporti della polizia, il proprietario di Hugo lo ha picchiato. Hugo si è difeso e così il proprietario lo ha pugnalato. L’uomo in questo momento è in ospedale, mentre Hugo è stato gettato dietro le sbarre di un gelido box in canile, senza ricevere cure. E’ un esemplare anziano, non si merita di morire così”.

Animali crudeltà

I volontari nell’arco di pochi giorni sono riusciti a portare via Hugo dal canile, dove il cane rischiava l’eutanasia o di morire per le ferite riportate.

Dagli aggiornamenti, il cane è stato trasferito presso un centro, il World of Animals di Bethayres, dove riceverà i trattamenti per le ferite da taglio e tutte le cure necessarie per il suo recupero psico fisico.

“Il cane sarà poi dato in affidamento”, precisa l’associazione che lo ha preso in carico. Hugo è stato chiamato Papa. Un modo per cancellare il passato di questo povero animale, vittima di maltrattamenti ripetuti negli anni.

Purtroppo casi di crudeltà sugli animali sono all’ordine del giorno. Troppe volte, queste povere creature non hanno voce per difendersi o raccontare l’orrore che hanno vissuto. Papa è stato fortunato perché ha incontrato lungo il suo percorso persone compassionevoli. Ma non sempre la legge tutela gli animali e in questo caso, anche se si era trattato di legittima difesa del cane, se non fosse stato per i volontari, Papa sarebbe morto in canile.

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C.D.

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