Paola Barale e il gesto per la morte del suo cane: cos’è successo nel servizio de Le Iene

Paola Barale e il gesto per la morte del suo cane: cos’è successo nel servizio de Le Iene che ha emozionato gli spettatori.

Paola Barale e il gesto per la morte del suo cane: cos’è successo nel servizio de Le Iene
Paola Barale e il gesto per la morte del suo cane: cos’è successo nel servizio de Le Iene (Screenshot video Instagram – paola barale official – amoreaquattrozampe.it)

Clonereste mai il vostro cane o il vostro gatto?”. Con questo quesito inizia un video che vede protagonisti la conduttrice televisiva Paola Barale e la sua Chihuahua di nome Rosita. Preoccupata per la futura morte della sua quattro zampe, la donna ha pensato se sarebbe stato opportuni o meno clonare la cagnolina. La sua idea è stata condivisa in un servizio realizzato dal programma televisivo Le Iene.

La decisione di Paola Barale di clonare la sua Chihuahua Rosita in un servizio di Le Iene

Paola Barale, piemontese classe 1967, è una conduttrice televisiva, attrice e showgirl italiana. Negli ultimi anni, Barale ha conquistato un pubblico sempre maggiore di follower condividendo sui propri profili social foto e video che la ritraggono in compagnia della sua cagnolina di razza Chihuahua di nome Rosita.

Paola Barale
Paola Barale insieme al cane Chihuahua Rosita (Screenshot video Instagram – paola barale official – amoreaquattrozampe.it)

Nel servizio andato in onda il 25 febbraio realizzato da Le Iene viene mostrato il viaggio di Paola Barale e del conduttore Gaston Zama a Dallas, nella clinica più all’avanguardia in fatto di clonazioni animali. In questa clinica, personaggi famosi come Paris Hilton o Barbra Streisand hanno speso oltre 50mila dollari per clonare i propri cani defunti. Clonare gli animali è un tema controverso, capace di aprire accesi dibattiti tra le persone. Il numero dei pet mate che sceglie di clonare il cane o il gatto è in crescente aumento. Sempre più personaggi famosi hanno speso migliaia di dollari per avere un animale esteticamente uguale al quattro zampe deceduto. Di laboratori di genetica che si occupano di clonazione, proprio per l’aumento delle richieste, ne stanno sorgendo sempre di più. In Europa, recentemente, è stata aperta una clinica in Spagna, a Marbella, dove clonare un animale domestico costa 55mila euro.

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Con l’avanzamento di nuove tecniche di manipolazione genetica, la spesa per la clonazione di animali potrebbe diventare meno onerosa, spingendo molte più persone a optare per questa pratica. Il motivo per cui i pet mate decidono di ricorrere alla clonazione può essere riassunto nella frase che una dottoressa della clinica di Dallas dice a Paola Barale: “Qui facciamo rivivere il loro cane”. La genetista spiega che per un primo prelievo di cellule di DNA dell’animale da clonare costa 1600 euro, intervento necessario a prescindere se poi si decida di proseguire subito il processo di clonazione dal momento che in questa prima fase il tessuto viene congelato nel caso in cui si sceglierà di procedere.

Paola Barale e il suo cane
Paola Barale e il suo cane di nome Rosita hanno condiviso tantissimi momenti indimenticabili (Screenshot video Instagram – paola barale official – amoreaquattrozampe.it)

La clonazione prevede quindi ulteriori passaggi, proseguendo per prima cosa con il prelievo di un embrione neutro (ovvero privo di DNA) da un cane di sesso femminile. A questo punto si procede con l’ibridazione dell’embrione con le cellule ottenute dal prelievo fatto al cane vivo o deceduto. I genetisti, poi, impiantano l’embrione nell’utero di un’altra cagna secondo lo stesso processo della maternità surrogata. Il DNA del nuovo individuo che nascerà sarà uguale a quello da cui è stato generato il clone.

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Durante il servizio Gaston Zama si introduce nel dialogo tra Paola Barale e la genetista con una affermazione che fa riflettere: “Qualcuno vi ha mai chiesto di clonare la moglie o il marito?”. La risposta è un secco sì, con la dovuta e ovvia precisazione che in ogni parte del mondo clonare un essere umano è vietato. La riflessione di Paola Barale sull’opportunità o meno di procedere con la clonazione della sua Rosita porta anche gli spettatori a ragionare sulla questione. Quanto è giusto spendere 50mila euro per far nascere un animale perfettamente uguale a quello con il quale si è vissuto? Non sarebbe decisamente meglio adottare un cane da un canile o un rifugio? Quante vite di cani e gatti senza famiglie e destinati all’eutanasia verrebbero salvate con tutto quel denaro?

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Come spiega anche la dottoressa che ha accolto Zama e Barale, infatti, non vi sono prove scientifiche che i cani o i gatti clonati abbiano lo stesso carattere dei soggetti da cui sono stati ‘duplicati’. Sulla base delle testimonianze di chi l’ha fatto, la dottoressa spiega solo che diversi clienti hanno riferito che i cloni avevano poi le stesse preferenze degli animali defunti.

 

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Si arriverebbero quindi a spendere migliaia di euro solo per avere un animale che assomiglia esteticamente a quello defunto, fingendo che in tal modo il proprio quattro zampe scomparso è rinato. La decisione o meno di procedere con questa pratica sembra purtroppo legata all’insopprimibile difficoltà di accettare che la vita finisca.

cane di Paola Barale
Il cucciolo di Paola Barale è stato clonato (Screenshot video Instagram – paola barale official – amoreaquattrozampe.it)

Il tema solleva quindi un dibattito che prima di tutto è etico, facendo riflettere sul senso della vita e sul valore di ogni essere vivente. Non si sa se Paola Barale farà clonare la sua cagnolina. Forse, la conduttrice televisiva deciderà di compiere lo stesso meraviglioso gesto che ha fatto nell’adottare Rosita da un canile.

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Barale si era recata personalmente a Bari per andare a prendere la cagnetta in un canile in cui era ospitata. La showgirl aveva infatti deciso di rispondere all’appello lanciato dall’associazione “Adottalo per sempre” di Gioia del Colle. Il primo viaggio con la Chihuahua appena adottata verso Milano ha segnato l’inizio di un legame di affetto profondo. (di Elisabetta Guglielmi)

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