Paolo Bonolis e “Ciao Darwin”: sotto i riflettori degli animalisti

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By lotta75

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CentopercentoAnimalisti pronti a denunciare Bonolis e il programma Ciao Darwin

Più che di evoluzione della specie, guardando alcuni programma potremmo parlare di “regressione di una specie”. Quella umana per intenderci. Ad accendere i riflettori sui paradossi, del nostro sistema, l’associazione “Centopercentoanimalisti” che da anni si batte per la tutela dei diritti degli animali.

L’associazione ha infatti acceso i riflettori sulla trasmissione tv “Ciao Darwin”condotta da Paolo Bonolis, andata in onda il 22 marzo 2019, durante la quale sono stati portati sul palco dei cuccioli di maiale.

“Dei poveri maiali sono stati messi alla gogna, spaventati, terrorizzati tra le luci dei riflettori e le urla isteriche dei concorrenti, animali fatti passare dal conduttore come maiali “selvatici”, quindi potenzialmente pericolosi. Oltre all’ignoranza galoppante, da segnalare un maialino impaurito con la bocca legata. I poveri maiali sono già condannati a vivere in prigionia dalla loro nascita, desinati a essere squartati, momentaneamente vengono allontanati dal lager e gettati tra luci e rumori stressanti in situazioni allucinanti, come quella che abbiamo purtroppo assistito”.

Centopercentoanimalisti ha poi ricordato di aver già denunciato in passato Paolo Bonolis, “due volte” e che purtroppo “tutte denunce sono finite nella spazzatura, nonostante gli evidenti e gravi reati commessi nei confronti degli animali”.

“Del resto si sa, in Italia chi maltratta gli animali la passa sempre liscia, se dopo il suo nome è blasonato, non solo la fa franca, ma continua a sfruttare e spaventare gli animal”, prosegue l’associazione in un comunicato, che annuncia di presentare un’altro denuncia nei confronti di Bonolis “noto nel nostro ambiente per amare il circo, delfinari e zoo, tanto per confermare la sua insensibilità nei confronti degli animali”.

L’associazione è pronta a dare battaglia anche agli organizzatori del programma, definito “spazzatura”, chiedendo se “sono state rispettate le norme per il trasporto e sanitario? Ossia, il modello 4, l’attestazione sanitaria del morbo di Aujesky e l’attestazione sanitaria sulla malattia vescicolare”.

Ovviamente, l’associazione ne dubita, concludendo che “il programma ‘Ciao Darwin’ è basato sulla banalità, in cui sfilano seni e fondoschiena, uomini e donne seminudi e di questo ce ne potremmo anche fregare, ma vedere animali terrorizzati e umiliati per giochi assurdi non lo possiamo più accettare!”.

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C.D.

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