Un cucciolo di volpe in gabbia: condannato a morte fin dalla nascita

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By lotta75

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Quello che non viene mostrato sugli allevamenti da pelliccia

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Cucciolo di volpe artica in allevamento da pelliccia

Le pellicce sono fuori moda? Certo. Le Maison Haute Couture sono ormai indirizzate nell’eliminare le pellicce dalle loro collezioni. Il motivo è semplice. Non solo oggigiorno sono emersi nuovi materiali sintetici con i quali produrre capi d’abbigliamento molto più caldi e pratici rispetto alle pellicce. Anche perché, grazie alle campagne di sensibilizzazione delle organizzazioni animaliste sulla crudeltà degli allevamenti di animali da pellicce e le modalità atroci con le quali vengono soppressi, hanno inciso sull’immaginario collettivo delle masse, arrivando a ridurre la richiesta di pellicce e di conseguenza facendo crollare il mercato. Di conseguenza, vuoi per sensibilità degli stilisti vuoi per fattori economici in termini di guadagni, le case di alta moda stanno una ad una, rinunciando alle pellicce e ai capi in pelle.

Anche i Governi hanno tuttavia acceso i riflettori sul tema e in Europa molti paesi come Repubblica Ceca, Olanda, Austria, Regno Unito, Croazia, Serbia, Slovenia, Macedonia e Bosnia ma anche in Germania e in alcune regioni del Belgio hanno vietato gli allevamenti di pelliccia.

L’Unione Europea ha invece vietato l’allevamento e la commercializzazione in tutta Europa del cane procione. Una delle quattro specie allevate nell’Ue per la pelliccia, con un totale di 160.000 animali uccisi ogni anno.

Ogni anno, in Europa si conta l’uccisione di 40 milioni di animali destinati alle pellicce. Numeri che non sono più ammissibili. Sebbene non vi sia un divieto, in Italia, molti allevamenti soprattutto di visone stanno chiudendo i battenti. Come la chiusura dell’allevamento di Fossoli, nel 2018.

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Nonostante questa tendenza, sono ancora numerose le specie uccise per la pelliccia e sul mercato è ancora possibile trovare capi “insanguinati”, pon-pon e accessori di ogni tipo.

Pelliccia di volpe artica

La volpe artica o “volpe blu” ad esempio viene fatta ingrassare a dismisura nelle gabbie per incrementare la produzione di pelliccia, sfruttando al massimo ogni esemplare allevato (Volpe blu in sovrappeso).

Facendo un giro sui motori di ricerca con la parola chiave “pelliccia volpe artica” si potrà notare quanta offerta vi sia ancora sul mercato. Dai siti commerciali ebay, amazon arrivando ad alcuni marchi di vario tipo.

Sui social sta invece circolando l’immagine di un cucciolo. Un cucciolo di volpe artica in una gabbia terrorizzato, rannicchiato su stesso, accompagnato da un commento “brutale” per far capire a quale sorte è destinato. “In attesa di essere fulminato con un elettrodo nel sedere (per non rovinare la pelle)”, viene scritto nella didascalia.

Un’amara verità che vale sempre la pena ricordare per continuare a denunciare gli orrori a cui sono sottoposte queste creature in nome della superficialità. Al che viene a mente, lo slogan pubblicitario per la lotteria: “Ti piace vincere facile?”. Alle persone rappresentanti dell’icona Disney “Crudelia De Mon” di sicuro.

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C.D.

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