Un bambino ha scritto la lettera a Babbo Natale per riavere la sua cagnolina Maltese, scomparsa dopo una rapina: la storia commovente.

Il Natale è, per definizione, la stagione dei desideri. Solitamente, le lettere indirizzate al Polo Nord traboccano di elenchi di giocattoli, dispositivi tecnologici di ultima generazione o sogni di viaggi fantastici. Ma a Sedegliano, un tranquillo borgo nel cuore del Friuli-Venezia Giulia, una piccola busta affrancata con la speranza contiene una richiesta che non ha prezzo e che non può essere acquistata in nessun negozio. Un bambino ha chiesto a Babbo Natale un unico regalo: il ritorno a casa di Pucci, la sua piccola cagnolina di razza Maltese, strappata alla famiglia durante un brutale episodio di cronaca.
La lettera del bambino per ritrovare la cagnolina di razza Maltese scomparsa dopo il furto dei ladri in casa
Smarrire un cane, purtroppo, è abbastanza frequente; accettare però la perdita di un animale domestico è impossibile per chiunque, ma soprattutto per i bambini che crescono insieme ai quattro zampe di casa. Infatti a soffrire più di ogni altro nella famiglia per la scomparsa di un cane o di un gatto sono soprattutto i piccoli di casa.

Il dramma del bambino ha avuto inizio pochi giorni fa, quando durante la notte una banda di malviventi si è introdotta in casa. I rapinatori, agendo con spietatezza, non si sono limitati a sottrarre beni materiali ma hanno anche colpito la cagnolina. Svegliata dai ladri, Pucci, la quattro zampe di razza Maltese nota per la sua dolcezza, ha cercato di proteggere la sua famiglia, dimostrando in quegli istanti una tempra insospettabile.
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Nonostante la piccola taglia, l’animale non ha esitato a porsi come scudo tra i criminali e i suoi proprietari. Il suo abbaiare incessante ha svegliato la famiglia. Tuttavia, la fedeltà di Pucci è stata ripagata con la crudeltà: i ladri l’hanno colpita con violenza, ferendola davanti agli occhi della padrona di casa appena accorsa in salotto. Quest’ultima, immobilizzata e rinchiusa in una stanza, ha dovuto subire l’agonia di sentire i lamenti del suo animale senza poter correre in suo soccorso.

Quando i malviventi si sono dileguati nel buio, portando con sé il bottino della rapina, la proprietaria ha ispezionato le stanze messe a soqquadro ma della cucciola non c’era più traccia. I rapinatori devono aver deciso di portare via la cagnolina ferita. Da quel momento, per la famiglia di Sedegliano è iniziato un calvario fatto di ricerche incessanti, pattugliamenti dei dintorni e una mobilitazione che ha coinvolto l’intera regione. I social media sono stati inondati di foto della piccola maltese, con appelli accorati a chiunque potesse aver visto qualcosa. Nonostante la solidarietà dei vicini e l’impegno delle forze dell’ordine, il vuoto lasciato da Pucci è rimasto incolmabile.
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Il figlio minore della coppia ha deciso di prendere in mano la situazione nel solo modo che conosce un bambino: affidandosi alla magia. Mentre i grandi si interrogano sulle dinamiche investigative e sulla sicurezza del territorio, lui ha preso carta e penna per rivolgersi all’unica autorità che, nella sua visione del mondo, può riparare ogni torto. “Caro Babbo Natale, non voglio giocattoli quest’anno. Per favore, riportami solo Pucci“, si legge nella lettera diventata rapidamente il simbolo di una battaglia collettiva contro l’indifferenza.

La vicenda di Sedegliano solleva riflessioni profonde sul ruolo che gli animali domestici occupano nelle vite dei loro pet mate. Per i rapinatori, Pucci era solo un ostacolo, ma per la famiglia Pucci è un membro del nucleo affettivo, una fonte di amore incondizionato. Attualmente, le indagini proseguono e la speranza non si è spenta. L’appello è chiaro: chiunque abbia informazioni, anche minime, è pregato di farsi avanti.
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Si può sperare che, presto, il bambino ritrovi grazie all’aiuto della famiglia e della polizia il cagnolino smarrito. La speranza è che i responsabili possano far ritrovare Pucci, magari lasciandola in un luogo sicuro dove possa essere soccorsa. Il ritorno di Pucci non sarebbe solo la risoluzione di un caso di cronaca, ma la vittoria della speranza sulla violenza, il regalo più bello che un bambino possa trovare sotto l’albero. (di Elisabetta Guglielmi)