Le balene possono o non possono mangiare le persone: ecco la risposta ovvia a un quesito piuttosto scontato ma diventato virale negli ultimi giorni.

Per divulgare le conoscenze che si hanno sulla natura e sui suoi abitanti, scienziati e documentaristi hanno da sempre realizzato contenuti che possano essere rivolti a tutti. Nonostante i tantissimi documentari, l’esperienza personale e le curiosità personali, sono molte le persone che non hanno nozioni basilari sugli animali. Dopo un video circolato nei giorni scorsi sui social network, in molti si sono domandati se le balene possano mangiare o meno le persone. Un interrogativo che, se ci si ferma un istante a riflettere, non può non far sorridere. Inutile quasi rispondere, ma chiaramente le balene non sono i mostruosi esseri a tratti mitologici o immaginifici nati dalla penna di Carlo Collodi e pronti a ingoiare velieri ed esseri umani come in Pinocchio. Le balene sono tra gli animali più buoni, maestosi e incredibili che popolano gli oceani.
Le balene, esseri maestosi e meravigliosi che popolano gli oceani
La storia di Adrián Simancas è diventata rapidamente virale. Durante una tranquilla escursione in kayak nelle acque dello Stretto di Magellano, il giovane si è trovato improvvisamente nella morsa di un‘enorme balena. Il povero mammifero marino non aveva però alcuna intenzione di mangiare il ragazzo, anzi. Non appena si è ritrovata in quella stranissima situazione, la balena ha subito risputato l’uomo e subito dopo il remo con il kayak.

L’esofago delle balene, anche se si espande fino al 30% durante l’alimentazione, non è progettato per inghiottire qualcosa di più grande di un palla da tennis. Questi cetacei non possiedono i denti necessari per ferire gravemente un essere umano, non provocando alcun danno anche se una persona finisse nella loro bocca.
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La balenottera azzurra (nome scientifico di Balaenoptera musculus secondo la classificazione di Linneo del 1758) è un mammifero marino appartenente al parvordine dei Misticeti. Questo cetaceo, con i suoi oltre 28 metri di lunghezza e 160 tonnellate di peso, è il più grande animale conosciuto vissuto sulla Terra. La balenottera azzurra appartiene alla famiglia dei Balenotteridi, lo stesso gruppo a cui appartengono la megattera, la balenottera comune, la balenottera di Bryde, la balenottera boreale e la balenottera minore.
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Lungo e slanciato, il corpo della balenottera azzurra assume diverse tonalità grigio-bluastre sul dorso con parti più chiare sul ventre. La Lista rossa IUCN considera la balenottera azzurra una «specie in pericolo» fin dalla sua prima edizione. Fino agli inizi del XX secolo la balenottera azzurra era numerosa in quasi tutti gli oceani. La caccia da parte dai balenieri ha portato queste meravigliose creature sull’orlo dell’estinzione.

La popolazione più consistente, comprendente duemila esemplari, è composta dalle balenottere azzurre settentrionali del Pacifico nord-orientale, diffuse dall’Alaska alla Costa Rica e che d’estate si incontrano in California e più raramente nell’area che va dalla Kamčatka all’estremità settentrionale del Giappone.
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Nell’Atlantico settentrionale si trovano due popolazioni che abitano la prima le acque al largo di Groenlandia, Terranova e Nuova Scozia e il golfo di San Lorenzo, la seconda le Azzorre in primavera e tra luglio e agosto l’Islanda. Gli studiosi ipotizzano che per orientarsi tra i due gruppi vulcanici le balene seguano la dorsale medio atlantica.

Il mare regala momenti indimenticabili, soprattutto quando la natura affiora dalle sue acque in tutta la sua meravigliosa bellezza. Ed è proprio quanto accaduto a Tahiti dove, durante la competizione olimpica, è emersa dalle acque un meraviglioso esemplare di balenottera azzurra.
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Non solo le balene sono catalogate sulla Lista rossa. Sfortunatamente, sono molte le specie marine a rischio a causa dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento e della pesca, e i pesci come gli squali sono tra queste. Gli agenti inquinanti e le emissioni di CO2 secondo recenti studi porteranno infatti la Terra a perdere più di un decimo del suo patrimonio vegetale e animale e all’estinzione di una specie vivente su dieci. Per questo motivo assume grandissima importanza la salvaguardia degli oceani e del Pianeta. (di Elisabetta Guglielmi)