Il gioco del toro appeso per la festa della fortuna, un auspicio per il buon raccolto

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By lotta75

Non solo Cani e Gatti

Ci sono molte tradizioni nel mondo con ricorrenze in cui si perpetra un vero e proprio massacro di animali, come ad esempio  in Spagna dove si erano recensite ben 3000 feste nelle quali viene messa in scena la mattanza di un animale, con l’unico scopo d’intrattenere. Crudeltà gratuita di cui sono vittime gli animali sottoposti ad una terribile sofferenza, martoriati e umiliati. Feste dalle quali si evince la totale assenza di empatia e di rispetto, in cui viene violata la dignità di un essere vivente.

Appuntamenti annuali che si registrano un po’ in tutte le stagioni e che come sempre, indignano gli animalisti e sollevano non poche polemiche. Tra queste ricorrenze, in Cina, l’etnia Dong, originaria nel sud del paese, da ormai 470 anni, celebra il festival della Fortuna nell’ambito del quale viene sacrificato un toro, appeso ad un albero dove viene lasciato morire. Prima della sua condanna, l’animale è accuratamente ornato di fiori e abbellito. Un rituale per la buona sorte, il bel tempo, un raccolto pieno, per la pace e la prosperità.

Questa festa, come riporta il Daily mail che ha riservato un approfondimento sul tema, si svolge il 2 giugno nel villaggio Baojiang, nella regione del Guangxi Zhuang e attira ogni anno migliaia di turisti.

Il povero animale ornato di fiori e legato con delle corde viene poi issato sull’albero per essere impiccato davanti agli occhi della popolazione tra cui molti bambini. Secondo le indiscrezioni, trapelate dalla testata britannica, l’animale muore dopo una lenta agonia per soffocamento dando modo ai visitatori di avvicinarsi per assistere alla sua morte e chiedere a turno la buona sorte.

Una tradizione alla quale i cittadini di Baojiang non vogliono rinunciare anche perché la cerimonia, con tanto di parata di accompagnamento del toro, attira molti turisti e si rivela un’attrattiva fondamentale per il luogo e per le attività commerciali.

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