Cibo industriale o casalingo per il pappagallino? I consigli degli esperti

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By Raffaella Lauretta

Polli e volatili

Cibo industriale o casalingo per il pappagallino? Il dilemma di tutti gli amanti di questi volatili. Scopriamo quale la miglior alimentazione.

pappagallo che mangia
Cibo per pappagalli industriale o casalingo. (Foto AdobeStock)

Molto spesso capita che i pappagallini domestici non vengano nutriti nel modo più adeguato, creando così nel loro organismo, delle carenze e successivamente un indebolimento delle difese e del metabolismo in questi voltatili.

Perciò, se avete deciso di adottare un pappagallino come animale da compagnia è necessario conoscere bene il tipo di alimentazione più adeguata e completa.

Ciò vuol dire, informarsi per tempo sulle reali necessità nutrizionali del pappagallo.

Vediamo, quindi se scegliere un cibo industriale o casalingo per il pappagallino.

Cibo industriale o casalingo per il pappagallino

Per poter scegliere tra cibo industriale o casalingo per il pappagallino è necessario conoscere entrambe le tipologie di dieta.

pappagallo che mangia
Pappagallo prende cibo dalle mani. (Foto AdobeStock)

Innanzitutto, quando parliamo di cibo industriale, occorre saper scegliere i mangimi per pappagalli adatti a ogni specie, in quanto non sempre la stessa dieta è adatta a tutti.

Ed è bene premettere che i danni causati dalla malnutrizione sono la principale causa di mortalità nei pappagalli in cattività.

L’alimentazione industriale in cattività dei pappagalli è di un mix di semi oleosi, mangime in crocchette estruso di alta qualità, proveniente da farine di mais, cereali e frutta, molto appetibile, nutriente e varia a seconda delle specie e della grandezza, ovvero:

  • piccola taglia: miscela di grana piccola;
  • media e grande taglia: semi di girasole sono l’alimento più comune;
  • grandi: oltre ai semi di girasole si nutrono di noci, nocciole, bagigi, datteri, carruba, con aggiunta di frutta secca o frutta naturale, pastone.

Per quanto riguarda invece l’alimentazione casalinga ricorda un po’ quella in natura, ovvero una notevole varietà di frutti, vegetali, radici, semi a vari gradi di maturazione, foglie, polline, a volte anche di larve e insetti, argilla e sali minerali.

Sapori e consistenze diverse che i pappagallini liberi cercano tutto il giorno.

Mentre per quelli tenuti in cattività, alimentati con una dieta casalinga è possibile somministrare un’alimentazione bilanciata ricca di sostanze nutritive che consiste in:

  • lattuga e spinaci (senza esagerare però con la frequenza);
  • bietole e broccoli;
  • gambi, le radici e i frutti;
  • carote e ravanelli freschi;
  • sedano;
  • fiori di carciofo;
  • cavolfiore;
  • peperoni, rosso e verde;
  • pomodori;
  • pasta;
  • pane a pezzetti;
  • pollo a strisce e carne (senza esagerare);
  • mela, il melone e la pera (una volta al giorno);
  • arancio, il mandarino e le fragole (una volta al giorno);
  • due o tre banane intere (alla settimana).

Naturalmente, se avete a disposizione e passione potete preparare qualche deliziosa ricetta casalinga per il vostro pappagallo.

Ora che avete la conoscenza di entrambe le diete, è bene sapere qual è la più adatta al pappagallino.

Quale cibo scegliere tra industriale e casalingo?

La scelta è difficile e allo stesso momento semplice, basta pensare al benessere sia fisico che psicologico del pappagallino.

pappagallo mangia mela
(Foto AdobeStock)

Perciò, la scelta più adatta è scegliere di somministrare per una parte dell’alimentazione giornaliera la stessa tipologia di alimenti per i quali si sono evoluti, e cioè frutta e verdure fresche, semine in parte in aggiunta ad essi, i mangimi industriali ovvero gli estrusi o pellettati, cereali e legumi cotti. Come sempre, la verità sta nel mezzo.

Nello specifico, per semplificare:

  • estrusi (non colorati artificialmente e possibilmente biologici);
  • cereali (cotti o crudi);
  • semi nel limite per quelli grassi (girasole, zucca);
  • frutta e verdure fresche per il pappagallo, sbucciate o lavate bene;
  • legumi cotti (tranne piselli e fagiolini che possono essere forniti crudi)
  • acqua sempre pulita (cambiata giornalmente o più spesso se è sporca).

Il veterinario di fiducia saprà indicare le alternative più adeguate al singolo soggetto.

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Alimenti per il pappagallo da evitare

I cibi da evitare al pappagallo, perché potenzialmente tossici, irritanti, o dannosi a lungo termine:

  • misti preconfezionati di semi e frutta secca;
  • alcolici;
  • alimenti e bevande che contengono caffeina;
  • asparagi;
  • avocado;
  • bastoncini di semi e frutta;
  • cachi;
  • cibi conditi (grassi, fritti, zuccherati);
  • cioccolata;
  • latte;
  • omogeneizzati per bambini;
  • parti verdi e i germogli delle patate;
  • proteine e grassi animali (carne, pesce);
  • semi delle ciliegie, albicocche, pesche e prugne (contengono glicosidi cianogenetici che se ingeriti si convertono in cianuro);
  • ossa
  • gusci delle uova (a meno che non siano stati disinfettati bollendoli per almeno 40 minuti);
  • sale.

Cercate, sempre, di fornire un’alimentazione di buona qualità, evitando in linea di massima, tutti i mangimi più economici.

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