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Polli e volatili

Cibo industriale o casalingo per il pappagallino? I consigli degli esperti

Cibo industriale o casalingo per il pappagallino? Il dilemma di tutti gli amanti di questi volatili. Scopriamo quale la miglior alimentazione.

Cibo per pappagalli industriale o casalingo. (Foto AdobeStock)

Molto spesso capita che i pappagallini domestici non vengano nutriti nel modo più adeguato, creando così nel loro organismo, delle carenze e successivamente un indebolimento delle difese e del metabolismo in questi voltatili.

Perciò, se avete deciso di adottare un pappagallino come animale da compagnia è necessario conoscere bene il tipo di alimentazione più adeguata e completa.

Ciò vuol dire, informarsi per tempo sulle reali necessità nutrizionali del pappagallo.

Vediamo, quindi se scegliere un cibo industriale o casalingo per il pappagallino.

Cibo industriale o casalingo per il pappagallino

Per poter scegliere tra cibo industriale o casalingo per il pappagallino è necessario conoscere entrambe le tipologie di dieta.

Pappagallo prende cibo dalle mani. (Foto AdobeStock)

Innanzitutto, quando parliamo di cibo industriale, occorre saper scegliere i mangimi per pappagalli adatti a ogni specie, in quanto non sempre la stessa dieta è adatta a tutti.

Ed è bene premettere che i danni causati dalla malnutrizione sono la principale causa di mortalità nei pappagalli in cattività.

L’alimentazione industriale in cattività dei pappagalli è di un mix di semi oleosi, mangime in crocchette estruso di alta qualità, proveniente da farine di mais, cereali e frutta, molto appetibile, nutriente e varia a seconda delle specie e della grandezza, ovvero:

  • piccola taglia: miscela di grana piccola;
  • media e grande taglia: semi di girasole sono l’alimento più comune;
  • grandi: oltre ai semi di girasole si nutrono di noci, nocciole, bagigi, datteri, carruba, con aggiunta di frutta secca o frutta naturale, pastone.

Per quanto riguarda invece l’alimentazione casalinga ricorda un po’ quella in natura, ovvero una notevole varietà di frutti, vegetali, radici, semi a vari gradi di maturazione, foglie, polline, a volte anche di larve e insetti, argilla e sali minerali.

Sapori e consistenze diverse che i pappagallini liberi cercano tutto il giorno.

Mentre per quelli tenuti in cattività, alimentati con una dieta casalinga è possibile somministrare un’alimentazione bilanciata ricca di sostanze nutritive che consiste in:

  • lattuga e spinaci (senza esagerare però con la frequenza);
  • bietole e broccoli;
  • gambi, le radici e i frutti;
  • carote e ravanelli freschi;
  • sedano;
  • fiori di carciofo;
  • cavolfiore;
  • peperoni, rosso e verde;
  • pomodori;
  • pasta;
  • pane a pezzetti;
  • pollo a strisce e carne (senza esagerare);
  • mela, il melone e la pera (una volta al giorno);
  • arancio, il mandarino e le fragole (una volta al giorno);
  • due o tre banane intere (alla settimana).

Naturalmente, se avete a disposizione e passione potete preparare qualche deliziosa ricetta casalinga per il vostro pappagallo.

Ora che avete la conoscenza di entrambe le diete, è bene sapere qual è la più adatta al pappagallino.

Quale cibo scegliere tra industriale e casalingo?

La scelta è difficile e allo stesso momento semplice, basta pensare al benessere sia fisico che psicologico del pappagallino.

(Foto AdobeStock)

Perciò, la scelta più adatta è scegliere di somministrare per una parte dell’alimentazione giornaliera la stessa tipologia di alimenti per i quali si sono evoluti, e cioè frutta e verdure fresche, semine in parte in aggiunta ad essi, i mangimi industriali ovvero gli estrusi o pellettati, cereali e legumi cotti. Come sempre, la verità sta nel mezzo.

Nello specifico, per semplificare:

  • estrusi (non colorati artificialmente e possibilmente biologici);
  • cereali (cotti o crudi);
  • semi nel limite per quelli grassi (girasole, zucca);
  • frutta e verdure fresche per il pappagallo, sbucciate o lavate bene;
  • legumi cotti (tranne piselli e fagiolini che possono essere forniti crudi)
  • acqua sempre pulita (cambiata giornalmente o più spesso se è sporca).

Il veterinario di fiducia saprà indicare le alternative più adeguate al singolo soggetto.

Potrebbe interessarti anche: Il pappagallo può mangiare i finocchi? Benefici o svantaggi

Alimenti per il pappagallo da evitare

I cibi da evitare al pappagallo, perché potenzialmente tossici, irritanti, o dannosi a lungo termine:

  • misti preconfezionati di semi e frutta secca;
  • alcolici;
  • alimenti e bevande che contengono caffeina;
  • asparagi;
  • avocado;
  • bastoncini di semi e frutta;
  • cachi;
  • cibi conditi (grassi, fritti, zuccherati);
  • cioccolata;
  • latte;
  • omogeneizzati per bambini;
  • parti verdi e i germogli delle patate;
  • proteine e grassi animali (carne, pesce);
  • semi delle ciliegie, albicocche, pesche e prugne (contengono glicosidi cianogenetici che se ingeriti si convertono in cianuro);
  • ossa
  • gusci delle uova (a meno che non siano stati disinfettati bollendoli per almeno 40 minuti);
  • sale.

Cercate, sempre, di fornire un’alimentazione di buona qualità, evitando in linea di massima, tutti i mangimi più economici.

Raffaella Lauretta

Sono una giornalista pubblicista, con una passione profonda per gli animali. Sono regolarmente iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Scrivo articoli su problematiche di salute degli animali, curiosità e argomenti legati alla promozione dell'adozione responsabile degli animali domestici. Nel tempo libero amo fare volontariato nelle strutture e rifugi per animali meno fortunati.

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Raffaella Lauretta

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