Con l’ondata di caldo africano anche gli animali soffrono: cosa fare per aiutare gli uccelli in difficoltà secondo la LIPU
Le alte temperature che stanno travolgendo l’Italia, e in particolare la città di Firenze, non stanno mettendo a dura prova solo le persone. In questi giorni di allerta con bollino rosso, anche la fauna selvatica, soprattutto gli uccelli, soffre terribilmente a causa della calura e della scarsità d’acqua. L’estate 2025, già segnata da numerosi record di temperatura, si conferma tra le più torride degli ultimi anni, e l’emergenza caldo uccelli è ormai sotto gli occhi di tutti.
La Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU) lancia un appello urgente a tutti i cittadini, invitandoli a diventare protagonisti attivi della tutela degli animali. Con semplici gesti quotidiani, ognuno può fare la differenza. Come spiega Daniela Burrini, portavoce della LIPU di Firenze, basta mettere una ciotola d’acqua sul terrazzo o in giardino per offrire sollievo immediato agli uccelli in difficoltà.
Questo piccolo gesto, apparentemente banale, può salvare la vita non solo a merli, fringuelli o rondini, ma anche a insetti utili come api e farfalle. In condizioni normali, gli uccelli riescono a trovare fonti d’acqua nella natura. Ma durante un’ondata di caldo così estrema, tutto si prosciuga: le pozzanghere spariscono, le fontane vengono chiuse e l’asfalto rovente diventa una trappola.
L’emergenza caldo uccelli è aggravata dal fatto che molti piccoli, come i rondoni, nidificano sotto i tetti delle abitazioni. Qui, intrappolati dal caldo soffocante, i nidiacei spesso si sporgono troppo e cadono nel vuoto, con esiti purtroppo fatali. Proprio per questo, la LIPU invita i cittadini ad attrezzarsi e ad aiutare gli animali selvatici con alcune accortezze semplici ma efficaci:
L’emergenza caldo uccelli riguarda in particolare i rondoni, uccelli migratori che stanno completando in queste settimane il ciclo di nidificazione. Ogni giorno, decine di piccoli vengono trovati per strada o sui marciapiedi, incapaci di tornare al nido. I volontari della LIPU ricevono decine di chiamate e accolgono un numero crescente di animali presso il Centro di Recupero della Fauna Selvatica di Vicchio, nella zona sud di Firenze. Qui, con impegno e passione, si prendono cura di circa 300 rapaci l’anno, oltre a centinaia di nidiacei durante la primavera e l’estate.
In caso si trovasse un uccello ferito o un piccolo caduto dal nido, si può contattare la Polizia Municipale oppure scrivere via WhatsApp al numero della LIPU 3478781971, inviando una foto e una breve descrizione. Per ricevere indicazioni immediate, è attiva anche la webapp https://animaliferiti.lipu.it, dove vengono fornite istruzioni utili sul primo soccorso e sul comportamento da adottare.
Chi volesse contribuire attivamente alla causa, può sostenere il lavoro dei volontari con una donazione al Centro Recupero Fauna Selvatica Lipu del Mugello. In alternativa, è possibile seguire la pagina Facebook del centro, dove vengono pubblicate le storie degli animali salvati, le esigenze del momento e le richieste di materiali.
L’emergenza caldo uccelli non è un problema marginale: è lo specchio di un cambiamento climatico sempre più evidente e drammatico, che coinvolge tutti gli esseri viventi.
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