Punture di animali marini: cosa fare in caso di incontri ravvicinati

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By Chiara Burriello

Non solo Cani e Gatti

Meduse, tracine e non solo: le punture di animali marini possono essere molto fastidiose e colpire adulti e bambini. Ecco cosa fare se ti capita di essere morso.

punture animali marini
Le punture di animali marini: medusa, tracina e non solo (iStock Photo)

Se hai in programma di trascorrere le tue vacanze in una località di mare, sappi che la spiaggia non è soltanto un luogo di benessere e relax: a volte, il bagnasciuga e il fondale marino nascondono anche delle pericolose insidie sotto forma di animali marini che colpiscono con fastidiose punture e morsi.

Le punture di animali marini più diffuse vanno da quelle di medusa, a quelle di tracina ma ci sono anche altri possibili incontri ravvicinati con conseguenze poco piacevoli per adulti e bambini. Non sempre è necessario prenderli tra le mani per subire il fastidio: a volte, basta sfiorarli inavvertitamente o calpestarli, perchè ben mimetizzati nella sabbia.

Il pericolo più comune è certamente la medusa, ma ci sono tanti altri piccoli e grandi inconvenienti che possono rovinare una vacanza al mare: da una spina di riccio a una puntura di tracina, passando per ferite da coralli. Scopriamo insieme cosa fare in caso di punture di animali marini.

Animali marini, cosa fare in caso di morsi e punture

Pesci e animali marini pericolosi
Pesci e animali marini pericolosi

A seconda della puntura di animale marino ricevuta, ci sono dei rimedi ben precisi da applicare. Il consiglio generale è, una volta applicati i rimedi, tenere la ferita sotto controllo nelle ore successive: c’è il rischio di infezioni o di reazioni allergiche, nel caso contattare immediatamente un medico.

MEDUSA

medusa
Medusa

Quella di medusa non è nè una vera e propria puntura, nè un morso: basta un semplice sfregamento con i loro tentacoli urticanti per ritrovarsi con un fortissimo bruciore seguito da un fastidioso prurito.

Cosa fare in caso di contatto con una medusa > risciacquare la parte con acqua di mare è fondamentale, mentre non bisogna assolutamente usare acqua del rubinetto o in bottiglia. Eliminare i residui di tentacoli con una tessera di plastica rigida o una pinzetta, infine applicare un gel astringente al cloruro di alluminio.

TRACINA

tracina
Tracina o Pesce Ragno

La tracina, detta anche pesce ragno, ha una serie di aculei sul dorso e si mimetizza molto bene nella sabbia: è facile calpestarla sul fondale e la sua puntura è dolorosissima, con gonfiore e arrossamenti che a volte si accompagnano a sintomi come febbre, nausea e vomito.

Cosa fare in caso di puntura di tracina > in questo caso ci viene in aiuto l’acqua calda, che allevia il dolore e annienta il veleno. Per prima cosa appoggiate il piede nella sabbia bollente, quindi risciacquate con acqua dolce e immergete in acqua calda per almeno 30 minuti. Sarà il medico a prescrivere eventuali pomate a base di cortisone o antibiotici.

RICCI DI MARE

riccio di mare
Riccio di mare

A differenza della tracina, il riccio di mare si trova solitamente nei fondali rocciosi a bassa profondità. Se si calpesta un riccio è probabile che le spine si spezzino, conficcandosi dolorosamente nella pelle. A volte si può rischiare un’infezione nella parte colpita.

Come rimuovere una spina di riccio > il rimedio consiste nell’eliminare lentamente con una pinzetta le spine conficcate nella cute, facendo attenzione a non spezzarle. Disinfettate poi la parte e, se c’è dolore, fate impacchi con acqua calda.

CORALLI

corallo
Corallo

Anche se è piuttosto raro entrare in contatto con dei coralli nei nostri mari, nella zone in cui questi sono diffusi il taglio da corallo rappresenta una lesione molto comune sulle spiagge. A volte basta una lezione di snorkeling per ritrovarsi con una ferita del genere, che provoca prurito e una fastidiosa dermatite con gonfiore, bollicine e arrossamenti.

Come curare una lesione da corallo > bisogna pulire immediatamente la ferita con acqua dolce o soluzione salina e procedere all’eliminazione di tutti i frammenti. Se nei giorni successivi i sintomi peggiorano e si aggiunge anche febbre e nausea, rivolgersi al medico per valutare l’applicazione di una pomata antibiotica.

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C.B.

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