Rabbia nel furetto: le cause, i sintomi e il trattamento

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By Raffaella Lauretta

Non solo Cani e Gatti

La rabbia nel furetto, una condizione rara ma fatale per il piccolo mammifero domestico. Vediamo quali le cause, i sintomi e l’eventuale cura.

rabbia nel furetto
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In questo articolo, tratteremo della rabbia nel furetto, un virus che colpisce tutti i mammiferi ma raramente il furetto.

Si tratta di un virus che entra nel corpo solitamente a causa di un morso di un animale rabbioso o attraverso le mucose. Difficilmente lascia scampo, causando un’encefalite virale grave e fatale.

Vediamo, quali sono le cause, i sintomi e l’eventuale trattamento della condizione in questo simpatico mustelide oramai da anni reso domestico.

Cause della rabbia nel furetto

La causa della rabbia nel furetto, è un virus del genere Lyssavirus, della famiglia Rhabdoviridae .

furetto dorme
(Foto Pixabay)

Tale virus viene trasmesso attraverso lo scambio di sangue o saliva da un animale infetto, spesso da morsi o graffi di cani, gatti o animali selvatici non vaccinati.

Il virus della rabbia, può colpire tutti i mammiferi, uomo compreso. Tuttavia, il rischio è maggiore negli animali che possono venire a contatto con animali selvatici.

La più comune fonte di contagio in Italia sono le volpi selvatiche. Anche se, al momento, l’Italia sembra essere indenne da questa malattia, che fa la sua comparsa di tanto in tanto a livello dell’arco alpino.

Sintomi

I sintomi causati dalla rabbia nel furetto, sono inizialmente leggeri per poi progredire con l’avanzare della malattia e dei giorni.

furetto dal veterinario
(Foto AdobeStock)

Questa condizione che si verifica nel furetto molto raramente, difficilmente raggiunge livelli di gravità come può succedere in altri animali, tuttavia può verificarsi.

I principali segnali che si possono evidenziare nell’animale colpito da rabbia, sono:

Davanti a uno o più segnali, appena elencati è buona norma rivolgersi al veterinario specializzato in questi animali e procedere all’eventuale trattamento.

Vediamo, ora, come è possibile procedere per la diagnosi e il trattamento di cui accennavamo.

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Diagnosi e trattamento della rabbia nel furetto

Purtroppo, mentre per altre condizioni e patologia, nella maggior parte dei casi è possibile eseguire una diagnosi, nel caso della rabbia nel furetto, la diagnosi di certezza è possibile solo negli animali morti o soppressi e si basa sull’esame del tessuto cerebrale.

Considerate le scarsissime probabilità del furetto di contrarre la rabbia, di norma non viene vaccinato contro questa malattia.

Se necessario, però, l’animale può essere validamente immunizzato utilizzando i vaccini contro la rabbia per cani e gatti.

La prima vaccinazione può essere eseguita a tre mesi di età; i richiami successivi si effettuano una volta all’anno. Il furetto è considerato immune 4 settimane dopo la vaccinazione.

La vaccinazione contro la rabbia è obbligatoria nei furetti che devono uscire dai confini nazionali, insieme all’applicazione del microchip e alla compilazione del passaporto sanitario, come per cani e gatti.

Ad ogni modo, se ritenete che il vostro furetto possa essere colpito da rabbia, avvertite immediatamente il veterinario. Sfortunatamente, la prognosi per gli animali non vaccinati, è sempre fatale e non esiste trattamento.

Nel caso in cui il furetto fosse stato vaccinato, il veterinario lo metterà in quarantena e monitorato per 10 giorni.

Nel frattempo, tutti i locali e gabbia del furetto compresa, dovranno essere sostituiti o disinfettati per poter eliminare qualsiasi traccia di saliva infetta.

Molto spesso viene utilizzata una miscela di candeggia, utile a rendere il virus inattivo, in tempo rapidissimi.

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