Esistono alcune sostanze e attività che possono creare dipendenza nel cane: ecco a che cosa bisognerebbe prestare attenzione.

Nell’adottare un cane non conta l’età del quattro zampe. Che si tratti di un cucciolo o di un adulto, l’addestramento e l’educazione potranno avvenire nel migliore dei modi solo grazie alla preparazione e all’impegno dei pet mate. Anche i cani non più cuccioli possono essere addestrati e imparare nuovi comandi. Ma come è possibile capire se il quattro zampe prova dipendenza per qualcosa come ad esempio il gioco? Ecco qualche consiglio per comprendere meglio il proprio pet.
Che cosa si intende quando si parla di dipendenza nel cane: ecco a cosa prestare attenzione per la salute di Fido
Sui social network sono sempre più diffusi filmati e post in cui esperti del comportamento canino e veterinari forniscono consigli per prendersi cura del proprio pet. Sul canale Instagram e Facebook (all’account @unusual.dog.sitter, una addestratrice specializzata nell’addestramento dei cani, Marika Gravili, diffonde quotidianamente brevi video in cui spiega come aiutare il cane a sentirsi meglio. In un post di recente pubblicazione, Gravili ha fornito alcune informazioni importanti circa il gioco nel cane.
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Come si legge nella descrizione che accompagna il video condiviso su Facebook, nel gioco con il cane è importantissima la fase di conclusione. Se questa viene meno, allora la produzione di endorfine diventa continuativa. Il rilascio di alcaloidi (sostanze di derivazione morfinica che possono creare dipendenza insieme alla dopamina) costringono il cane a ripetere un comportamento per ricercare quell’appagamento che tarda ad arrivare. Questo genera la produzione dell’ormone dello stress per sostenere il fisico, ma il cortisolo se rilasciato a lungo può danneggiare la mente e il corpo del cane. Le sostanze emesse dall’organismo resteranno in circolo potendo dar vita a fisse e dipendenze.
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L’addestratrice spiega in questo modo l’importanza che il gioco ha per il cane, concludendo il post con la frase “Attenzione, giocare è una cosa seria“. E in effetti, per gli animali il gioco ha davvero un valore indiscutibile nell’apprendimento.

Nella maggior parte dei casi, attraverso l’inchino il cane comunica ai suoi umani il desiderio di giocare. Quando un quattro zampe si trova in contesti famigliari, l’inchino viene utilizzato proprio per attirare l’attenzione dei proprietari e convincerli a giocare. Se nel fare l’inchino il cane scodinzola e ha una postura rilassata e tranquilla, allora questo atteggiamento ha sicuramente un significato ludico.
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Se invece il cane appare nervoso o ansioso, l’inchino assumerà un significato diverso. In alcune situazioni o contesti potrebbe accadere che preoccupazione, ansia o dolore finiscano per fare arrabbiare un cane. In questi casi, la postura inchinata del cane sarà un modo con il quale il quattro zampe comunicherà la sua ansia e il suo nervosismo.

Ogni atteggiamento assunto dai cani ha però un suo significato intrinseco. Alcuni comportamenti sono frutto di secoli di addomesticamento nella storia evolutiva di questa specie, che ha imparato a interagire con gli esseri umani verso i quali mostra un’intelligenza emotiva superiore a quella dei gatti. In altri comportamenti assunti dai cani, invece, è possibile riscontrare le antiche origini della specie.
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I cani, antenati dei lupi e abituati alla vita in branco, hanno adattato le loro abitudini all’organizzazione gerarchica della società umana e al nuovo ruolo che veniva loro richiesto. Maggiormente predisposti a comprendere i segnali della comunicazione umana, i cani si sono rivelati degli ottimi compagni di vita per le persone. (di Elisabetta Guglielmi)