La Cheyletiellosi: la forfora che cammina

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By Beatrice Masi

Cani, Salute dei Cani

DEFINIZIONE DI MALATTIA:

La cheyletiellosi é una malattia parassitaria contagiosa sostenuta da acari del genere Cheyletiella di grandi dimensioni (385 μm). Anche non essendo la più comune su cani e gatti la si può trovare maggiormanete sui conigli. E’ di vitale importanza saperla riconoscere perchè molto spesso l’animale può essere asintomatico e quindi la malattia si diagnostica direttamente sull’uomo. Gli acari vivono sulla superficie cutanea e non sopravvivono a lungo lontano dall’ospite (poco più di 10 giorni per le femmine adulte). Il ciclo vitale dura circa 21 giorni divenendo in sequenza: uovo, larva, ninfa e adulto. Il nuovo acaro adulto potrà, a questo punto, trasmettersi ad un altro ospite sano. Gli acari del genere Cheyletiella non sono specie specifici, ciò vuol dire che avendo animali di diverese specie in casa, potrebbero prenderla tutti, uomo compreso

SINTOMATOLOGIA E DIAGNOSI:

I segni clinici che si osservano sono inizialmente abbondante esfoliazione soprattutto sul dorso, associata a prurito moderato. In seguito, il prurito diviene più intenso e le lesioni più diffuse e possono comparire aree di alopecia. Alcuni soggetti possono manifestare prurito molto intenso, legato ad una vera e propria reazione allergica nei confronti del parassita. Nel gatto, la cheyletiellosi può manifestarsi come dermatite miliare o come alopecia auto-indotta.

Il segno più evidente dell’infestazione sull’animale è la forfora secca, bianca a piccole scaglie sulla schiena. Questa parassitosi viene denominata “forfora che cammina” (walking dandruff), per indicare la presenza di un gran numero di piccoli acari bianchi che si muovono sulla superficie cutanea.

E’ molto comune vedere la Cheyletiella in cuccioli e gattini e i sintomi saranno questi:

  • scaglie secche sulla zona dorso-lombare
  • dermatite desquamativa
  • forfora che cammina o walking dandruff (quei grumetti bianchi che scambiate per forfora in realtà sono ammassi di acari in movimento)
  • prurito (se l’infestazione è recente potrebbe essere assente nelle prime fasi)
  • lesioni papulo-crostose
  • dermatite miliare nel gatto
  • alopecia, escoriazioni, ulcere, croste come lesioni da auto traumatismo
  • alopecia simmetrica nel gatto
  • lesioni eosinofiliche tipiche del compleso del granuloma eosinofilico

TERAPIA FARMACOLOGICA:

Gli acari del genere Cheyletiella sono sensibili a tutti i principali antiparassitari (piretroidi di sintesi, fipronil, amitraz, organofosforati). La periodicità dell’applicazione del farmaco varia in base al tipo. Si consiglia di trattare tutti gli animali contemporaneamente per almeno 6 settimane. L’Ivermectina può essere un valido farmaco, reperibile in farmacia sottoforma di pipette spot-on. Il trattamento ambientale può essere effettuato utilizzando i prodotti esistenti in commercio per il controllo delle pulci.

 

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