Il riflesso di intrusione nel cane: che cos’è e quando si manifesta

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By Antonio Scaramozza

Cani

Hai mai sentito parlare di riflesso di intrusione del cane? Scopriamo insieme che cos’è e in quale fase della vita di Fido si manifesta.

Il riflesso di intrusione nel cane
(Foto Adobe Stock)

Ogni cosa a suo tempo; non vale certo solo per gli esseri umani. Anche i nostri amici animali vivono secondo le leggi che regolano le varie fasi della propria vita. Il riflesso di intrusione si manifesta per pochissimo tempo nell’esistenza del cane, ma ha un ruolo fondamentale: scopriamo insieme di cosa si tratta e quale funzione assolve.

Riflesso di intrusione nel cane: quando si manifesta

Non tutti hanno la fortuna di vedere nascere il proprio amico a quattro zampe. Solo in questo caso si potrebbe dire di averlo conosciuto dal primo giorno di vita e di sapere tutto di lui. E di averlo visto porre in essere il riflesso di intrusione.

Cucciolo appena nato
(Foto Pixabay)

Per osservare il riflesso di intrusione, infatti, occorre aver conosciuto il cane fin da cucciolo, perché è in questa fase che pone in essere tale comportamento.

Per la precisione si tratta di pochi giorni, circa 15, che decorrono a partire dalla nascita. Appena nato l’olfatto e l’udito del cane non sono ancora sviluppati; ed il cucciolo non potrà nemmeno contare sulla propria vista. A soccorrerlo sarà il tatto, non il principale tra i sensi del cane, ma che riveste un’importanza fondamentale nei primissimi giorni per garantirgli la sopravvivenza.

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Di cosa si tratta

Quando parliamo di riflesso di intrusione ci riferiamo al termotattismo positivo nel cane. Ma di cosa si tratta? Con il termine termotattismo si intende la capacità degli esseri viventi (Fido compreso) di percepire le fonti di calore, spostandosi verso di esse.

Il termotattismo positivo nel cane
(Foto Adobe Stock)

A questo punto facciamo un passo indietro. Come precedentemente detto, il cucciolo non dispone, nei primissimi giorni, dell’aiuto dei sensi che lo accompagneranno per tutta la vita; nemmeno del suo infallibile olfatto.

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É con il riflesso di intrusione che il cucciolo si orienta verso il capezzolo della madre, facendosi largo tra i fratelli. Ed è con il tatto che avviene l’incontro con il mondo circostante; con tale senso imparerà a conoscere la madre e gli altri membri della sua famiglia, almeno fino a che l’olfatto non diventerà il suo principale strumento di orientamento.

Un riflesso, quello di intrusione, che non dura che per pochi giorni; fondamentali, tuttavia, per la sopravvivenza del cucciolo.

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A. S.

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