La malattia di Lyme nel cane: sintomi, rischi e rimedi

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By Francesca Ciardiello

Salute dei Cani

La malattia di Lyme può mettere in serio pericolo la vita del tuo cane: meglio saperne di più per prevenirla, riconoscerne i sintomi e adottare rimedi.

Malattia di Lyme nel cane
Malattia di Lyme nel cane: riconoscerne i sintomi per correre ai ripari (Foto Pixabay)

Quanta premura per i nostri amici a quattro zampe! Non possiamo mai perdere di vista la loro salute: per questo è fondamentale portarli dal veterinario e sottoporli e regolari visite e vaccinazioni. Ma cosa fare se la diagnosi è di Malattia di Lyme? E’ bene conoscere qualche informazione in più su questa patologia, affinché possiamo avvertire l’esperto di tutti i sintomi che abbiamo notato nel nostro cane. Lui saprà cosa fare per aiutarlo. Quindi il nostro compito è quello di far scattare l’allarme se notiamo alcuni sintomi, come quelli che andremo ad elencare a breve.

La malattia di Lyme: cosa è

Non trattandosi di una rivista scientifica, in questo articolo ci soffermeremo sui caratteri generali di questa patologia per avere un’idea più chiara di cosa si tratta e soprattutto di imparare a distinguere i primi segnali che ci invia il nostro cane. Si tratta di una malattia infettiva, nota anche come Borreliosi, dal nome del batterio che la provoca, Borrelia burgdorferi. Esso non attacca solo il cane ma anche gli altri animali e perfino l’uomo.

La malattia trova le sue origini in Europa, in particolare nella parte settentrionale (Austria, Slovenia, Slovacchia etc.) e arriva fino ai confini italiani. Chi trasmette la malattia? I roditori selvatici, ma nel caso dei cani, i vettori principali sono rappresentati dalle zecche dei boschi, tipiche appunto di questi luoghi e di altri ambienti con molto verde. Quando una zecca attacca il cane, ne succhia il sangue e in questo modo i batteri penetrano nella cute, spargendosi in tutto l’organismo della vittima.

Malattia di Lyme: come si presenta

Quali sono i segnali più evidenti della malattia che ha colpito il nostro amico a quattro zampe? Non è facile distinguerli, poiché possono essere vari e molto diversi tra loro. Inizialmente l’animale può presentare un’irritazione cutanea, proprio nella zona in cui la zecca è penetrata nella carne. Non diamo per scontato di notarla subito, poiché il pelo (specie se folto e lungo) del cane potrebbe nascondere facilmente il rush. Quando il cane è stato colpito dalla zecca, vorrà dire che l’infezione, dopo un’incubazione che varia dai due ai sei mesi, si manifesterà in tutti i suoi sintomi.

I segnali della malattia di Lyme nel cane sono solitamente:

  • alte temperature,
  • inappetenza,
  • dimagrimento eccessivo,
  • senso generale di spossatezza,
  • gonfiore dei linfonodi,
  • letargia,
  • dolori muscolari
  • difficoltà di deambulazione (con gonfiore anche degli arti).

Tutti questi sintomi potrebbero presentarsi ad intermittenza: quindi facciamo attenzione a non perdere mai di vista il cane anche durante i periodi di latenza.

I rischi della malattia

Malattia di Lyme nel cane
Malattia di Lyme nel cane: quali sono i pericoli che corre il nostro amico peloso (Foto Pixabay)

Dopo aver fornito qualche indicazione generale, ora è bene conoscere quali sono i reali pericoli per la salute e la vita del nostro amico a quattro zampe. E’ fondamentale allertare in tempo il veterinario per evitare che possa diffondersi rapidamente e creare più difficoltà al corpo per reagire. Trattandosi di una patologia multi-sistemica, può attecchire anche in organi vitali come reni, cuore e fegato. L’organismo del cane ha bisogno di tempo per reagire: gli anticorpi agiscono dopo anche un mese e mezzo dall’attacco delle zecche, indipendentemente dal fatto che il soggetto si sia sottoposto a cura farmacologica o meno.

Malattia di Lyme: cosa si può fare

La buona notizia è che si può curare, se diagnosticata precocemente e trattata in maniera adeguata dall’esperto. La cattiva invece riguarda i tempi di diagnosi: bisogna fare molta attenzione allo stato fisico dell’animale per evitare che i primi segnali possano sfuggire alla nostra attenzione.

Premesso dunque che è fondamentale avere gli occhi bene aperti e conoscere il nostro amico peloso, il veterinario potrebbe consigliare di trattare la patologia con farmaci antibiotici, che contengono azitromicina, amoxicillina e doxiciclina. Sempre su consiglio del medico esperto, la cura può essere prolungata fino a tre settimane di trattamento.

La cosa migliore però, come in tutti i casi di malattia, è prevenire e il metodo più efficace è rappresentato sicuramente dai vaccini (clicca qui per saperne di più sulle vaccinazioni dei cani). Con i progressi della medicina veterinaria si sono scoperti dei vaccini molto efficaci contro le varie tipologie di agenti patogeni. La vaccinazione contro la Lyme tuttavia non è strettamente necessaria, se non per quei cani che vivono nelle zone dove prolifica quel tipo di zecca. Il trattamento preventivo dovrebbe essere fatto prima dei periodi più a rischio (febbraio-marzo).

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F.C.

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