Linky il bassotto travolto e ucciso da un’auto pirata

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By Gabriele

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Maria Chiara Arzente

Linky, bassotto tedesco di sette anni, di proprietà della signora Maria Chiara Arzente, è stato investito e ucciso in via Italica, a Camaiore, davanti agli occhi della sua padrona. Ha spiegato la donna al Tirreno: “Non c’è stato niente da fare. L’urto con il mezzo è stato tremendo ed ha di fatto girato il collo dell’animale, spezzandoglielo”. L’investitore di Linky è poi scappato, incurante dell’urlo della donna e di quel povero cane lasciato lì agonizzante. La giovane donna ha raccontato quegli ultimi istanti nei quali è rimasta al fianco al suo bassotto al quale ha dovuto dire addio: “Ho provato a rianimarlo, ho conoscenze da paramedico, ma ho capito subito che l’urto era stato fatale”. Con la voce spezzata dalle lacrime, la Arzente ha poi spiegato di voler far cremare il suo piccolo compagno di vita.

La donna, piemontese d’origine, ma residente nella zona dell’investimento, ha evidenziato, denunciando ai media che “la macchina che ha investito e ucciso Linky stava superando un’altra auto ad altissima velocità. Lo ha colpito alla testa e poi è passato sopra al corpo. Io camminavo dietro il bassotto ed ho visto tutto. Quella macchina ha rischiato di uccidere anche me”.

Pericoli all’ordine del giorno come nel recente caso che si è verificato a Napoli dove una donna è stata investita con il suo cane. Tanto che la stessa Arzente ha voluto rimarcare che “questa è una strada a sicurezza zero. Ho paura ad attraversare la strada quando vado a buttare via la spazzatura, ho paura per i miei figli. I ciclisti lungo questa strada rischiano la vita. Hanno installato anche degli strumenti di dissuasione, ma gli automobilisti non hanno modificato il comportamento che mette a rischio la vita soprattutto dei pedoni”.

Linky non era al guinzaglio, ma questa forse è stata la fortuna della sua padrona, che avrebbe potuto essere trascinata a terra, nel frattempo gli agenti della polizia municipale di Camaiore, con il comandante Claudio Barsuglia, sono al lavoro per cercare di risalire all’autore dell’investimento che ha ucciso il povero bassotto. Maria Chiara Arzente spiega: “Io non sono riuscita a rilevare il numero di targa dell’auto”. Per questa ragione fa appello agli eventuali testimoni, esattamente come lo fa il Comando della polizia municipale di Camaiore. La proprietaria del bassotto mette anche a disposizione un numero, il 3385672624, per chiunque sia in grado di dare qualsiasi tipo di informazione e conclude: “Vorrei che la morte di Linky portasse ad una nuova attenzione su questa strada”. Non è la prima volta che su questa strada avvengono infatti episodi tragici.

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