La storia di Rex, ridotto in fin di vita e salvo per miracolo

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By Marianna Gaito

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Rex oggi - foto Arsa Albania
Rex oggi – foto Arsa Albania

Quella di Rex non è la solita storia strappalacrime, di cane abbandonato e seviziato. Lui è un pitbull, il classico esemplare che incute paura, che secondo il pensiero comune sarebbe più propenso ad aggredire, piuttosto che essere aggredito. Rex non è solo: aveva un padrone, una casa, un comodo giaciglio dove dormire. Il passato è d’obbligo, visto quanto si è verificato, ma il presente per fortuna ha prospettive ancora migliori.

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Rex, colpevole solo di essere se stesso

Che cosa è accaduto? Il giovane protagonista della vicenda si trovava nel giardino di casa: il suo padrone aveva lasciato, per dimenticanza, il cancello aperto. Ad un tratto, un uomo con il suo cane di piccola taglia passa dinanzi all’abitazione e Rex finisce per azzuffarsi con il suo simile. Potete immaginare il tragico epilogo: il piccolo finisce per soccombere, morendo dinanzi agli occhi del suo padrone. A quel punto l’uomo medita la sua vendetta: si assenta e ritorna poco dopo armato di tutto punto. Catene e spranghe di ferro con le quali si è scagliato con efferata violenza su Rex, fino a spezzargli la colonna vertebrale. Il tutto, sotto gli occhi del suo padrone, che assiste alla scena nascosto dietro la finestra senza intervenire, forse in preda alla paura. Non contento, l’aggressore è tornato poco dopo ed ha continuato ad infierire sul povero animale, ridotto in fin di vita, colpendolo alla testa con dei mattoni. Nessuno di quelli che hanno assistito alla scena dall’interno dell’abitazione si è precipitato, anche per un attimo, a soccorrere Rex. Nel frangente in cui è rimasto solo, a terra, ferito ed incapace di muoversi, il suo padrone è rimasto rintanato in casa ed ha continuato a nascondersi anche dopo.

La tragica diagnosi e la corsa per la salvezza

Su segnalazione di alcuni passanti, è intervenuta finalmente l’associazione Arsa Albania che ha provveduto all’immediato trasporto dell’animale in clinica per approntare subito le cure necessarie. Subito la situazione è apparsa gravissima, tanto da ritenersi necessario il trasferimento di Rex in Italia per ricevere terapie adeguate. Sembrava impossibile: con poco tempo a disposizione ed una richiesta economica ingente, ormai Rex sembrava spacciato. Poi il miracolo: grazie ad una catena di solidarietà ed all’affetto di una famiglia italiana fattasi avanti per adottarlo, si è riusciti ad iniziare un percorso di cure riabilitative.

Rex oggi: un percorso difficile, con uno spiraglio di felicità

Quello che attende Rex è un periodo difficile: interventi, trasferimenti da una parte all’altra. La paralisi agli arti inferiori sembra irrimediabile, ma forse oggi non conta più. I vecchi padroni del pitbull non si sono fatti mai vivi, non hanno mai neppure lontanamente provato ad avere un contatto per ricevere sue notizie. Forse, in un angolo del loro cuore, si chiedono che fine abbia fatto: oggi Rex è un cane diverso. Provato fisicamente, di certo anche emotivamente, ma sicuramente più forte e consapevole che non sarà mai più solo. Oggi, dopo ogni ricovero o cura, fuori la porta c’è un padrone che lo attende, ansioso di abbracciarlo e coccolarlo come un vero amico sa fare. Dopotutto, qual’è stata la sua colpa, se non quella di essere se stesso? I pitbull sono noti per il loro istinto all’aggressività: se non educati adeguatamente, le conseguenze possono essere anche più tragiche di quanto accaduto a Rex. Tutelare il proprio animale, vuol dire tutelare se stessi e gli altri.

 

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