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Curiosita

Cane Clifford – Il grande cane rosso: razza, caratteristiche e curiosità

Perché si chiama così? Chi è il cane Clifford? E perché è grande e rosso? Tutto quello che devi sapere sulla sua particolare storia

(Foto Facebook)

Clifford – Il grande cane rosso (Clifford the Big Red Dog, in originale) è un film del 2021 diretto da Walt Becker, tratto dall’omonima serie di libri per bambini di Norman Bridwell. Racconta la storia di Emily Elizabeth, una ragazza che frequenta le scuole medie, ma fatica ad integrarsi. Un giorno Emily adotta Clifford, un piccolo cucciolo di colore rosso, e per magia il cane comincia a crescere fino a raggiungere la stazza di un elefante. Emily insieme allo zio Casey imparano a gestire il cane dalle dimensioni spropositate. La vita dei due cambierà e insieme capiranno il vero significato di amore incondizionato.

Dalla razza alla voce: cosa sappiamo del cane Clifford

Quando Emily Elizabeth (Darby Camp) per il suo compleanno riceve da un uomo anziano molto eccentrico (John Cleese) il cane rosso chiede all’uomo quanto diventerà grande quel cucciolo. L’uomo le risponde che tutto “dipende da quanto amore gli darai“, ma lei non immagina che sia esattamente e letteralmente così.

(Foto Facebook)

Infatti, quando il giorno dopo Emily si sveglia, quel cane non è più un cucciolo ma è già alto più di tre metri e con quella stazza e con i suoi movimenti crea panico nel piccolo appartamento di New York di Emily.

Ma parliamo un po’ del cane protagonista del film.

Cominciamo con un aneddoto legato al nome. Il nome del personaggio ricorda l’amico d’infanzia immaginario di Norma, moglie dell’autore Norman Bridwell. Originariamente Bridwell voleva chiamare il cane Tiny, ma sua moglie lo convinse a scegliere poi Clifford.

La razza? Diciamo che si sono pareri controversi su questo punto. Si parla di Vizsla (Bracco ungherese), di Bloodhound (Cane molecolare) e Labrador Retriever o di un mix di tutti e tre.

Perché raggiunge quelle dimensioni e il motivo dell’impianto narrativo. Sia la mamma che i fratellini di Clifford sono di taglia normale, ma solo lui diventa un gigante. Originariamente era il più piccolo della cucciolata, destinato restare in isolato, ma cresce fino a raggiungere dimensioni enormi proprio grazie all’amore e alle cure di Emily. Quando era bambino Norman Bridwell aveva un desidero; ricevere un cane grande come un cavallo da poter cavalcare e coccolare. Quando diventò adulto pensò di scrivere e illustrare una storia su un cane delle dimensioni di un cavallo ma che fosse amorevole e amichevole. Nel 1962 Bridwell propose la sua idea presentando un disegno di ragazza insieme ad un segugio di grandi dimensioni a una quindicina di case editrici, ma nessuna di loro si rivelò interessata. Solo l’anno successivo la Scholastic pubblicò Clifford, the Big Red Dog e ancora oggi ne detiene i diritti di pubblicazione negli USA.

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Questione voce… A differenza di quanto visto nelle serie animate Clifford The Big Red Dog (1988), Clifford (2000), Clifford’s Puppy Days (2003) e The Big Red Dog (2019) e del film d’animazione Clifford’s Really Big Movie (2004), il cane protagonista nel live-action “Clifford – Il Grande Cane Rosso” non parla, molto probabilmente perché non ha mai parlato nei libri originali.

Il film è ispirato all’omonima serie animata dei primi anni 2000, nota in Italia con il titolo di Clifford, e tratta da una collana di romanzi per bambini. Ma “Clifford – Il Grande Cane Rosso” è il secondo lungometraggio cinematografico basato sui libri Norman Bridwell dopo il film d’animazione Clifford’s Really Big Movie del 2004.

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Santa

Il giornalismo è da sempre la mia più grande passione insieme al calcio e agli animali. Credo d’aver ciucciato tanto inchiostro e poco latte visto che, come il cincillà, sono intollerante al lattosio. Sono inoltre curiosa come una lontra, instancabile e paziente come una formica, operosa come un’ape e sognatrice come un castoro… ah, i miei avi saranno stati sicuramente panda altrimenti non si spiegano queste occhiaie. Sono iscritta all'albo dei giornalisti (elenco pubblicisti) dal 2006, sono laureata in Scienze della comunicazione Sociale, Istituzionale e Politica.

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