Come insegnare al cane a venire da te quando lo chiami: i trucchi che cambiano tutto

Se non lo fa ancora, dovrà presto imparare: come insegnare al cane a venire da te e quali sono gli errori da evitare.

Cane impara a venire da te
Come insegnare al cane a venire da te: le mosse giuste (Foto Canva-amoreaquattrozampe.it)

Un amico a quattro zampe che ‘ignora’ i comandi che gli impartiamo non è mai un buon segno: potrebbe essere ancora presto, potrebbe farlo apposta e perfino essere una nostra responsabilità. Ma prima di capire quali sono le cause alla base di questo suo atteggiamento proviamo a capire se quando un cane non risponde al richiamo è perché inconsapevolmente lo stiamo ‘confondendo’: tutto quello che c’è da sapere per risolvere il problema.

Richiami al cane: non sono tutti uguali

Attirare l’attenzione del cane? Non si fa solo in un modo, poiché esistono diversi tipi di richiamo, ma innanzitutto che cos’è? E’ uno dei primi insegnamenti di un padrone al suo quattro zampe, perché gli permetterà di riconoscere un segnale familiare e di tornare da colui che lo ha emesso, cioè il suo fidato umano. Si tratta di un metodo efficace per ‘tenere sotto controllo il cane’ e i suoi movimenti, soprattutto in strada e in altre situazioni che possono essere rischiose.

cane salta in braccio
Come insegnare al cane a venire da te: anche quando lo prenderemo in braccio. per lui non sarà una forzatura (Foto Canva-amoreaquattrozampe.it)

Come già detto, i tipi di richiamo sono diversi:

  • il rinforzo positivo, che prevede di utilizzare premi e ricompense (snack, giochi o coccole) per invogliare il cane a fare ciò che gli si richiede;
  • il fischietto, uno strumento ‘neutro’ poiché non trasmette le possibili emozioni nella voce del padrone.

Ma allora come mai nessuno dei due modi sembra funzionare col nostro quattro zampe? E’ possibile che il cane lo percepisca solo come un comando a cui obbedire, mentre la cosa migliore sarebbe quella di viverla come una motivazione, un incoraggiamento ad avvicinarsi al padrone che ha bisogno di lui in quel momento. In questo modo è strano che il quattro zampe non si avvicini, anzi addirittura potrebbe lui stesso fare da guardia al suo umano e non perderlo di vista.

Di sicuro non è un insegnamento che darà i suoi frutti in tempi rapidi, poiché c’è bisogno di tempo, pazienza ma soprattutto coerenza nell’utilizzare sempre lo stesso richiamo e costanza (quindi farlo spesso in modo che l’animale possa abituarsi). Meglio iniziare fin dalla prima età del cucciolo e con sessioni di lavoro brevi ma ‘ben fatte’.

Come insegnare al cane a venire da te: le mosse giuste per istruirlo bene

Non solo il cane dovrà abituarsi al richiamo ma anche il padrone dovrà essere in grado di impartirgli questo comando nel modo corretto, per evitare che l’animale possa andare in confusione o distrarsi in circostanze con troppe distrazioni. E’ importante essere chiari e coerenti, utilizzando parole e comandi specifici, sempre uguali e facili da comprendere per il nostro animale domestico.

La prima scelta da fare è quella delle parole: solitamente si consiglia di utilizzare ‘vieni’ o ‘qui’ per farlo avvicinare associandolo a un’azione che risulti a lui positiva. Insomma quando pronunceremo una delle due parole, sarà meglio che l’azione successiva sia un premio o una coccola per Fido, per evitare che possa associarle a qualche evento negativo.

Con lo stesso ‘meccanismo’ meglio associare all’atto di prenderlo in braccio mentre sta facendo qualcosa che gli piace, facendo seguire al nostro gesto la solita ricompensa: in questo modo il cane capirà che non lo si vuole forzatamente distogliere da qualcosa di suo gradimento ma che si tratta di un gioco e che presto tornerà ad essere libero di girovagare.

E’ fondamentale fare pratica sia dentro che fuori casa: è naturale che quando riusciremo a fare arrivare il cane da una stanza all’altra, sarà più semplice sperimentare la stessa cosa in spazi ampi come parchi e aree verdi pubbliche. Armatevi di pazienza e buona volontà, perché ci vorranno almeno 3-4 settimane di pratica costante e coerente prima di vedere i risultati.

Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Questo comando è importante per la vita di Fido! Come insegnare il richiamo al cane

Come insegnare al cane a venire da te: e se ci ignora?

Noi proviamo a chiamarlo e lui ci ignora completamente o, peggio ancora, si gira dall’altra parte? In effetti c’è qualcosa nel nostro richiamo che non ‘funziona’, quindi è il caso di chiedersi se glielo abbiamo insegnato correttamente. Magari il cucciolo non è stato abituato fin da cucciolo e ora ha bisogno di più tempo per associare quel suono (della voce o del fischietto) al comando del padrone.

Rinforzo positivo al cane
Come insegnare al cane a venire da te: dargli sempre un rinforzo positivo come uno snack (Foto Canva-amoreaquattrozampe.it)

E’ possibile inoltre che non ci senta affatto, poiché è frequente la perdita dell’udito nel cane anziano, quindi è possibile che la causa sia dovuta a questo problema fisico. Infine una delle cause più frequenti è la distrazione: l’attenzione di Fido viene catturata da altro (macchine in corsa, altri animali, luci e suoni ad esempio). E’ fondamentale provare a introdurre questi elementi di distrazione gradualmente, in modo che l’animale già abituato al richiamo, non si lasci ‘conquistare’ da altro.

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