Curiosità sul Barboncino: caratteristiche, storia, aneddoti e tutti i segreti della razza

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By Francesca Ciardiello

Cani, Curiosita

Quali sono tutte le curiosità sul Barboncino? Da dove viene, cosa faceva in origine e tutti gli aneddoti più interessanti sul cane dal pelo morbido e riccioluto.

Curiosità sul Barboncino
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Quale storia nasconde il cane dal pelo folto e riccioluto e dagli occhi vispi? In realtà il Barboncino rappresenta uno di quei casi in cui la fama che ha conquistato non corrisponde affatto alla realtà: vedremo perché. Tutto quello che c’è da sapere sulle sue caratteristiche, la sua storia e sul rapporto con l’uomo fin dalle origini; un cane che ha da sempre conquistato il cuore di grandi e piccini grazie al suo carattere. Quale? Lo scopriremo tra poco.

Il Barboncino: una razza o no?

Pelo folto e riccioluto, ma cos’altro sappiamo sulle caratteristiche fisiche di questo meraviglioso esemplare di razza? Anche se alcuni storcono il naso alla definizione di ‘razza’ per questo cane.

Curiosità sul Barboncino
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Infatti la razza vera e propria, cui il Barboncino appartiene, è quella del Barbone, l’unica riconosciuta ufficialmente dalla FCI. La suddetta razza comprende ben quattro taglie differenti di uno stesso cane. Col tempo in realtà i due termini (Barbone e Barboncino) sembrano essere diventati sinonimi per le taglie ‘nano e toy’, benché esistano ben quattro diverse dimensioni di cane:

  • gigante (45-60 cm al garrese per circa 25-27 kg),
  • medio (35-45 cm al garrese per 10-12 kg),
  • nano (28-35 cm per un peso di 6-8 kg),
  • toy (24-28 cm per un peso di 3-4 kg).

Curiosità sul Barboncino: la sua storia e il legame col Barbet

Da dove viene il Barboncino e come è arrivato nelle case di tutto il mondo? In realtà le teorie sul suo luogo d’origine sono diverse: c’è chi sostiene che abbia origini francesi e chi invece lo vuole natio della Germania, e chi invece pensa che il Barbone altro non sia che un diretto discendente del Barbet.

Curiosità sul Barbet
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E’ innegabile che i due cani, il Barboncino e il suo presunto padre, il Barbet, abbiano delle caratteristiche in comune, soprattutto dal punto di vista caratteriale: giocherelloni ed energici, amanti dell’acqua e appassionati cacciatori di prede che vivono proprio in questi ambienti acquatici.

Di entrambi sono arrivate raffigurazioni risalenti al Medioevo fino ai testi letterari pre-Illuminismo, dove appunto venivano raccontati come perfetti cani da compagnia, soprattutto nell’alta società.

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Curiosità sul Barboncino: aneddoti sui suoi tanti nomi

E’ probabile che proprio questa attitudine a vivere nelle case dell’alta borghesia francese abbia conferito a questo cane la fama di snob, ma in realtà, come spesso accade, ciò che si dice di lui non rispecchia assolutamente la sua indole.

Cura del pelo del Barboncino
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Sebbene nel XIX secolo fosse diventato il cane dei nobili, tanto da essere ‘mostrato’ alla pari di un bel soprammobile che arricchiva le loro abitazioni, il Barboncino è un abilissimo cacciatore di anatre.

Non a caso in Germania i cani di questa razza sono indicati come ‘pudel‘, tradotto come ‘pozzanghera’, proprio per la loro attitudine a cacciare in acqua e schizzarla, sporcandosi nel terreno sporco e appunto nelle pozzanghere.

D’altronde anche il nome che gli è stato affibbiato in Francia, ‘caniche‘, indica la sua preda preferita: l’anatra. Insomma altro che cane snob dell’alta società: si tratta di un instancabile lavoratore e di un perfetto cane da punta.

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Le curiosità più bizzarre sul Barboncino

Ecco un breve elenco di tutte le altre curiosità che non vi aspettereste mai da questo esemplare. Alla fine, ne siamo certi, avrà conquistato una fama di cane tutt’altro che snob!

Alimentazione del Barboncino
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Un pelo ‘strategico’

Una delle sue caratteristiche principali è proprio il manto: sapete anche a cosa serve? Ha una funzione ben precisa, che è quella di proteggere le parti più delicate del suo corpo. Gli allevatori che tagliano il suo pelo in modo particolare (e anche buffo) non lo fanno per una questione estetica, bensì per difendere le zone del corpo più delicate con il pelo folto.

Oltre ad essere annoverato tra i cani anallergici, perché non perde mai pelo, ne ha anche in abbondanza sempre poiché cresce in continuazione. Ciò significa che bisogna avere una maggiore cura del pelo del Barboncino, proprio per evitare il rischio di nodi.

Un passato (e un presente) da circense

Il Barboncino ha anche un passato ‘circense’: veniva infatti spesso scelto per alcuni numeri, travestito da piccolo uomo. Ciò rende ancora più chiara l’idea di una spiccata intelligenza dell’esemplare nel comprendere ed eseguire gli ordini che gli vengono impartiti.

Un cane molto (troppo) sensibile

Purtroppo si tratta anche di un cane particolarmente sensibile: non è raro infatti che si ‘autoinfligga’ delle punizioni, come ad esempio quella di leccarsi in modo compulsivo le zampe, un tema che abbiamo già affrontato in: Perché il cane si lecca sempre le zampe? Cause e rimedi a questo problema. Pare che in questo modo sfoghi la sua ansia e il suo stress, a costo di notevoli rischi di infezione.

Francesca Ciardiello

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