“Una questione urgente che va risolta”: Roberta Bruzzone sulla violenza nell’addestramento dei cani

L’esperta criminologa Roberta Bruzzone sull’addestramento cinofilo: l’uso improprio di metodi violenti e gli effetti sui nostri amici animali.

Roberta Bruzzone a un dibattito
Roberta Bruzzone sull’addestramento cinofilo: il suo punto di vista sull’uso della violenza (Screenshot Foto Instagram@rob_wildside-amoreaquattrozampe.it)

Sono frequenti i racconti di padroni di cani che hanno avuto pessime esperienze con degli addestratori cinofili, che utilizzano la violenza allo scopo di educare gli animali. Interviene dunque l’esperta criminologa e psicologa forense, Roberta Bruzzone, sull’addestramento cinofilo e sulla figura stessa dell’addestratore cinofilo, spesso ‘animato’ da uno spirito sbagliato nei confronti dei nostri quattro zampe. Ecco il suo punto di vista sulla questione e i segnali a cui prestare attenzione per evitare traumi al nostro Fido.

Roberta Bruzzone sull’addestramento cinofilo: lo spirito del responsabile cinofilo

Il racconto dell’esperta criminologa, volto noto della Tv per vicende legate alla cronaca nera, parte da una sua esperienza personale: il racconto di un avventore di un ristorante che ha incontrato tempo fa e col quale ha parlato circa l’educazione cinofila di cui è rimasta ‘vittima’ la cagnolina di quest’ultimo. Tuttavia non era quella la prima volta che la psicologa forense raccoglieva testimonianze (per usare dei termini giuridici) di quel tipo: molto spesso l’educazione cui sono sottoposti i nostri amici a quattro zampe si traduce in episodi di pura violenza.

cane e addestratore
Roberta Bruzzone sull’addestramento cinofilo: attenzione ai metodi utilizzati (Foto AdobeStock-Amoreaquattrozampe.it)

I metodi aggressivi, gli strattonamenti e la strategia della paura può causare dei traumi ai nostri animali, ma troppo spesso i padroni se ne accorgono tardi. Centrale nella questione è la figura del responsabile cinofilo, cioè quella figura professionale che si dedica al mestiere di addestratore perché mosso dalla passione per gli animali e che dovrebbe fungere da guida per il cane.

Ma allora perché si usa la violenza nel preparare il cane a compiere compiti specifici? Perché può capitare che sia l’addestratore ad essere mosso da uno spirito negativo nei confronti dei cani, e non da un amore puro e sincero verso di loro. Molto quindi dipende dalla personalità della persona che ricopre il ruolo di addestratore: l’abuso di potere, purtroppo, può insinuarsi anche in questo ambito, quando la violenza viene ‘mascherata’ (e nemmeno troppo velatamente) da tecnica educativa efficace (come nel caso dell’addestratore che sbatte in terra cucciolo).

La violenza sui cani come metodo educativo: perché continua ad avere successo?

In realtà sono spesso i padroni a non accorgersi che ciò che l’addestratore canino sta facendo al loro animale è sbagliato o se ne accorgono quando ormai è tardi e il povero Fido è già rimasto traumatizzato. Purtroppo il padrone spesso inesperto e insicuro si affida a figure professionali che si mostrano invece ‘padroni’ della situazione e perfettamente in grado di gestire un cane ‘capriccioso o non ancora educato’.

In effetti l’atteggiamento del cane che subisce questi metodi violenti cambia, ma il cambiamento non è dovuto a una reale assimilazione di tecniche efficaci bensì alla paura e al terrore, scaturiti da quelle stesse tecniche. Di conseguenza il padrone crede di aver fatto bene a rivolgersi a quella figura professionale violenta e influenza con la sua esperienza anche altre persone alla ricerca di qualcuno che sappia ‘tenere testa al loro cane’.

Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Addestratore soffoca cucciolo: ripreso dalle videocamere (FOTO)

Roberta Bruzzone sull’addestramento cinofilo: i segnali a cui prestare attenzione

Ma c’è modo di accorgersi che il metodo utilizzato dall’esperto sul nostro cane è quello sbagliato? Secondo Roberta Bruzzone sì, esistono dei segnali da cogliere prima che sia troppo tardi. Il cane viene picchiato, colpito violentemente, strattonato e intimorito da un tono di voce che vuole incutere terrore? Ecco, è quello il momento di intervenire e di portare via l’animale dalla grinfie del presunto addestratore.

Diventare addestratore di cani
Roberta Bruzzone parla dell’addestramento cinofilo e della figura dell’addestratore (Foto Adobe Stock-amoreaquattrozampe.it)

Dobbiamo fare in modo che quella persona, che sta evidentemente esercitando un abuso di potere nei confronti dell’animale, stia lontano da lui e non gli faccia più paura. In realtà i segnali allarmanti derivano tutti, secondo la criminologa, da una totale mancanza di empatia del soggetto professionista nei confronti dell’animale che gli viene affidato. E il padrone deve essere pronto a non cadere nel ‘tranello’, a non sentirsi debole nel portare via il suo Fido da una situazione che non è educativa ma terrorizzante.

Gestione cookie