Una chiacchierata con Micio: come parlare meglio col nostro gatto

Nessuno può capirci meglio di lui, allora perché non provare a instaurare un bel dialogo con Micio? Ecco come parlare meglio col nostro gatto.

‘Gli manca la parola’: chissà quante volte lo avremo detto o pensato, riferendoci ai nostri animali domestici. Ma in realtà, anche se non con un linguaggio convenzionale, è possibile farlo. Ecco alcuni semplici consigli su come parlare meglio col nostro gatto: questo ci aiuterà non solo ad instaurare una comprensione maggiore con il nostro felino domestico ma anche a migliorare la qualità della nostra convivenza insieme.

Come parlare meglio col gatto: il linguaggio felino

Ovviamente non dovremo aspettarci delle parole né una vaga imitazione di esse, perché Micio ci parlerà ma a modo suo, con un suo linguaggio fatto di vocalizzazioni, espressioni, posizioni del corpo e comportamenti. Il suono più familiare che potrete sentire da un gatto, che è anche il più ricco di sfumature e significati, è il miagolio del gatto con vari versi e interpretazioni.

Oltre alle varie vocalizzazioni e suoni, il gatto utilizza il suo corpo come ‘una penna’ per scrivere le sue emozioni e le sue sensazioni: in modo particolare la coda del gatto ci parla. Ma non è questa la sola parte del corpo che utilizza: fa lo stesso con le orecchie (esse sanno inviare messaggi), gli occhi e perfino con i baffi (detti appunto ‘vibrisse’ che hanno specifiche funzioni). Sebbene non sempre collegate a momenti piacevoli, quando il gatto fa le fusa vuole comunicare con te.

Infine facciamo attenzione anche ai comportamenti del felino: se il gatto morde e graffia senza motivo oppure graffia o si strofina su persone e oggetti (in particolare il proprietario), è facile che sia un disperato appello alla ricerca di attenzioni.

E noi come possiamo parlare con lui?

Va bene capire il linguaggio felino, ma noi come possiamo rivolgerci a lui in modo chiaro per farci comprendere al meglio? Di sicuro alcuni ‘trucchetti’ da adottare possono rendere la comunicazione non solo più fruibile al Micio ma anche migliorare la qualità del nostro rapporto. Infatti quando ci rivolgiamo a lui dovremmo:

• guardarlo negli occhi,
• metterci alla sua altezza,
• educarlo con le parole (e mai punirlo fisicamente),
• usare un tono di voce fermo per rimproverarlo,
• adottare coerenza tra gesto e voce (non accarezzarlo quando lo si sta rimproverando),
• usare un tono di voce calmo per tranquillizzarlo.

E se tu fai miao a micio, il gatto capisce quando imiti il miagolio, quindi attento a ‘prenderti gioco’ di lui perché se ne accorge facilmente. Infine anche dalla tecnologia potremo ricevere un aiuto: c’è un corso gratuito di linguaggio felino promosso dall’Ordine del medici veterinari della Provincia di Cuneo, proprio per aiutare i padroni a comunicare meglio col proprio felino domestico.

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Inoltre anche delle App specifiche stanno cercando di tradurre al meglio alcune espressioni umane in un linguaggio che sia quanto più simile a quello comprensibile dai gatti.