Dalla prenatale a quella di socializzazione: le fasi di crescita del gatto

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By Santa

Gatti

Le fasi di crescita e sviluppo di Micio permettono di comprendere il suo comportamento, le sue necessità e le  esigenze.

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Le fasi della crescita del gatto (Foto fonte Pixabay)

Per capire lo sviluppo e la crescita del gatto è interessante approfondire le caratteristiche delle fasi di crescita. Queste ultime (dette anche periodi dello sviluppo o ontogenesi) sono, escluse la pubertà, 4:

  • fase prenatale (prima della nascita);
  • fase neonatale (dalla nascita al 16esimo giorno di vita);
  • fase di transizione (fino al 20esimo giorno di vita);
  • fase di socializzazione (da 3 settimane fino a 9-10 settimane).

È proprio attraverso queste fasi che il gattino cresce e diventa un gatto adulto sano ed equilibrato. Vediamo le caratteristiche di ognuna di queste fasi.

Le fasi di crescita del gatto: caratteristiche e curiosità

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Lo sviluppo dei sensi: cosa c’è da sapere (Foto fonte Pixabay)

La fase prenatale è il periodo che precede la nascita: dopo 20 giorni di gestazione l’embrione ha sensibilità tattile e circa 10 giorni prima della nascita è già sviluppato nel gatto il riflesso vestibolare di raddrizzamento (permette di rimanere dritto e cadere in piedi).

Nella fase neonatale (dalla nascita fino al 16esimo giorno di vita) si sviluppa il gusto mentre gli occhi iniziano a schiudersi intorno ai 14 giorni circa di vita. Il tatto è espresso da subito dai riflessi posturali (riflessi tonali neonatali); questi si dividono in riflesso flessorio (per le prime due settimane di vita le zampine si flettono per riflesso), riflesso estensorio (quando dalla flessione si inizia ad avere una estensione delle zampine) e riflesso di intrusione (quando il gattino si avvicina al capezzolo materno, ruota la testa e inizia a ciucciare il latte). Già a meno da una settimana dalla nascita si possono notare le prime risposte agli stimoli sonori anche se l’udito sarà completo a 4 settimane di vita.

In questo periodo mamma gatta sveglia i piccoli e li allatta e, quando hanno ancora gli occhi chiusi, si orientano tramite l’olfatto. A partire dalla terza settimana è il gattino a scegliere un capezzolo per alimentarsi. I denti da latte spuntano a 2 settimane e i gattini iniziano ad assaggiare cibo solido a 3 settimane.

Durante la fase di transizione (fino al 20esimo giorno di vita) comincia a svilupparsi la vista ma il suo completamento si ha ai tre mesi. In questo periodo si ha la seconda fase dell’allattamento che dura fino alla quarta settimana di vita; ora la poppata è iniziata sia dai gattini sia dalla madre. I gattini iniziano a camminare in maniera decisa ma traballante; serviranno almeno altri 10 giorni per le prime corsette in solitaria.

Durante la fase di socializzazione (terza-nona settimana) e precisamente al compiere del primo mese di età, il gatto acquisisce la capacità di vedere in tre dimensioni, mentre l’olfatto si svilupperà totalmente dopo le 3 settimane di vita. Già con il trascorrere del primo mese di vita il gattino sa istintivamente cadere sulle zampe e inizia il momento del gioco; questo può essere locomotorio (corsa, salto, rotolamento e arrampicata solo o con altri individui), strumentale o con oggetti e sociale (si effettua tra due o più individui anche di età differente come fratelli, sorelle, madre e padre).

Intorno al mese e mezzo inizia lo svezzamento con la progressiva riduzione delle cure materne. Dura circa 3 settimane, iniziando alla quarta e terminando intorno alla settima settimana di vita.

Il periodo ottimale per la socializzazione con l’uomo è tra la terza e la settima settimana; questo non significa che il gattino è pronto per separarsi dalla madre.

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S.C.

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