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Salute dei Gatti

Coda da stallone del gatto: cos’è e come si cura

Si tratta di una perdita del pelo localizzata nella zona della coda del gatto ma anche del cane. 

Coda da stallone del gatto (Foto fonte Pixabay)

La Stud Tail o coda da stallone o (per dirla in termini medici iperplasia delle ghiandole sopracaudali) è una patologia che colpisce i gatti maschi non sterilizzati, ma può affliggere anche esemplari maschi castrati, femmine e anche i cani. Si tratta di un problema non grave ma antiestetico poiché il gatto ha una perdita del pelo alla base della coda.

Nell’articolo che segue approfondiremo il tema della coda da stallone nel gatto, le cause, i sintomi, la diagnosi e le terapie da seguire.

Coda da stallone nel gatto: tutto quello che c’è da sapere

Le terapie della coda da stallone nel gatto

Le ghiandole sopracaudali, che si trovano sulla parte superiore della base della coda del gatto, hanno la funzione di produrre e di secernere i feromoni; sostanze impercettibili per l’uomo ma che gli animali utilizzano per inviare messaggi ai loro simili (servono per segnare il territorio, per segnalare la disponibilità all’accoppiamento, oppure un pericolo). Capita, a volte a causa di uno stimolo ormonale, che queste ghiandole si infiammino e producano sebo in eccesso, di conseguenza si infettano generando in Micio fastidio e dolore.

Il riferimento allo stallone risiede nel fatto che è l’ormone maschile testosterone che influenza la produzione di sebo di queste ghiandole quindi più testosterone c’è in circolo nel corpo e più le ghiandole producono sebo.

Potrai riconoscere la patologia da uno o più di questi sintomi:

  • area ricoperta da una sostanza oleosa;
  • base della coda alopecica;
  • pelo unto e nerastro;
  • odore maleodorante;
  • presenza di comedoni (conosciuti anche come punti neri) e infezioni.

Le terapie della coda da stallone nel gatto sono principalmente:

  • sterilizzazione (se si tratta di un esemplare maschio);
  • uso di appositi shampoo antiseborrea per mantenere la parte pulita;
  • uso degli antibiotici (nei casi di sovrinfezione batterica della ghiandola);
  • uso di appositi disinfettanti per mantenere puliti i pori della pelle;
  • pulizia della parte colpita (unica soluzione possibile per i gatti sterilizzati o le femmine).

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S.C.

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Santa

Il giornalismo è da sempre la mia più grande passione insieme al calcio e agli animali. Credo d’aver ciucciato tanto inchiostro e poco latte visto che, come il cincillà, sono intollerante al lattosio. Sono inoltre curiosa come una lontra, instancabile e paziente come una formica, operosa come un’ape e sognatrice come un castoro… ah, i miei avi saranno stati sicuramente panda altrimenti non si spiegano queste occhiaie. Sono iscritta all'albo dei giornalisti (elenco pubblicisti) dal 2006, sono laureata in Scienze della comunicazione Sociale, Istituzionale e Politica.

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