Cura del Tirkish Vankedisi: spazzolatura, bagnetto, consigli di bellezza

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By Laura Bellucci

Salute dei Gatti

Ecco gli accorgimenti da mettere in pratica per prenderci cura al meglio del Turkish Vankedisi: dalla pulizia del pelo all’igiene dentale.

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Dall’aspetto maestoso e dal carattere irresistibile, gli esemplari di questa razza sono compagni di vita davvero splendidi. Scopriamo insieme come occuparci di loro, svelando tutti i consigli sulla cura del Turkish Vankedisi.

Cura del pelo del Turkish Vankedisi: spazzolatura e bagnetto

Avvolto da un mantello folto e vaporoso, questo micio necessita di particolari accortezze per mantenere la sua pelliccia sana e luminosa.

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Infatti, per prendersi adeguatamente cura del pelo del Turkish Vankedisi, si consiglia di spazzolarlo tutti i giorni.

In questo modo, sarà possibile evitare la formazione di nodi e boli di pelo, ispezionando il manto alla ricerca di eventuali infestazioni parassitarie.

Naturalmente, per proteggere il gatto da pulci e zecche è necessario applicare regolarmente l’antiparassitario.

Come far sì che la pelliccia del quattro zampe sia sempre morbida e lucente?

Il fattore più importante riguarda l’alimentazione: una dieta ricca di vitamine e sali minerali è essenziale per il benessere dell’organismo del micio e dell’aspetto sano e forte del suo mantello.

Vuoi scoprire qual è l’alimentazione migliore per il Turkish Vankedisi? Consulta questo articolo.

Fare il bagnetto al gatto sì o no?

C’è bisogno di lavare il micio, o si tratta di un’operazione non necessaria?

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In linea di massima, i felini domestici sono animali molto puliti, che provvedono autonomamente al proprio igiene.

Per questa ragione, non è necessario fare il bagnetto al gatto. Qualora, però, si tratti di un pelosetto particolarmente anziano o reduce da un lungo periodo di malattia, potrebbe dover essere necessario assisterlo ed aiutarlo nelle operazioni di cura.

Come procedere in questo caso? In primo luogo, occorrerà scegliere un detergente formulato per la cute del micio, che risulti delicato e adatto alla sua pelle.

Inoltre, bisognerà assicurarsi che la temperatura dell’acqua risulti gradevole per il quattro zampe: non dovrà essere eccessivamente calda o troppo fredda.

Infine, dopo aver accuratamente insaponato e risciacquato il gatto, bisognerà asciugare completamente la sua pelliccia, per evitare che possa prendere freddo ed ammalarsi.

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Pulizia di occhi, orecchie e denti

La cura dei denti del Turkish Vankedisi è essenziale.

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L’accumulo di placca e batteri, infatti, rischierebbe di causare numerose patologie nel gatto, tra cui carie, gengivite e stomatite.

Come pulire il cavo orale del micio? Abbiamo a disposizione due possibilità:

  • Ricorrere ad appositi spazzolino e dentifricio per gatto;
  • Usare una crema spalmabile igienizzante da distribuire sulla dentatura dell’animale.

La pulizia di occhi e orecchie è altrettanto importante: occorre eliminare secrezioni ed eventuali incrostazioni che potrebbero provocare infezioni nel micio.

Per questo, si consiglia di procedere ad una ispezione regolare, rimuovendo lo sporco con una garza leggermente inumidita in acqua tiepida.

Attenzione: per pulire le orecchie vanno categoricamente evitati tutti i dispositivi formulati per uso umano, che potrebbero danneggiare gravemente la salute dell’animale.

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Cura delle unghie del Turkish Vankedisi

Infine, non ci resta che scoprire come prenderci cura delle unghie del Turkish Vankedisi.

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In linea di massima, nel caso di esemplari giovani e attivi non è necessario intervenire per accorciare i loro artigli: questi mici provvederanno a farlo da sé, affilando le unghie contro superfici di vario tipo, come tiragraffi, tronchi e via dicendo.

Nel caso in cui, invece, il nostro pelosetto sia anziano, potrebbe dover essere necessario spuntare i suoi artigli con un apposito tagliaunghie.

Per farlo, occorrerà premere leggermente sulla zampa del gatto, in modo da far fuoriuscire completamente le unghie, e rimuovere esclusivamente la parte più chiara, non vascolarizzata.

Tagliare in eccesso, infatti, potrebbe ferire il micio. Per questo, occorre essere estremamente delicati.

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