Mineralizzazioni polmonari nel gatto: cause, sintomi e trattamento

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By Raffaella Lauretta

Salute dei Gatti

Mineralizzazioni polmonari nel gatto, un accumulo di calcio nei polmoni del micio. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.

gatto malato
(Foto AdobeStock)

Le mineralizzazioni polmonari nel gatto si verificano quando i polmoni dell’animale iniziano a calcificarsi, ovvero quando si crea un accumulo di calcio minerale nei tessuti molli o anche a ossificarsi ossia quando i tessuti connettivi (come la cartilagine), si tramutano in tessuto osseo (o simile all’osso).

La calcificazione molto spesso viene considerata una condizione solita del processo di invecchiamento, o un normale presupposto nelle razze nane.

Tuttavia, può anche essere distrofica (degenerativa), ciò significa che si verifica in seguito alla degenerazione o all’infiammazione dei tessuti.

Infine, può essere metastatica ovvero che si verifica in seguito a una malattia metabolica e può essere trasmissibile in tutto il corpo.

Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento di questa condizione nel gatto.

Cause delle mineralizzazioni polmonari nel gatto

La mineralizzazione polmonare nel gatto può manifestarsi in due tipologie, ossia: localizzata e generalizzata. Nella prima è possibile individuare i singoli depositi minerari, poiché si trovano in un solo luogo.

Nella seconda, quella generalizzata, invece, la condizione è diffusa e ciò non permette l’individuazione dei singoli giacimenti minerari.

Le mineralizzazioni polmonari, generalmente, si manifestano nei gatti più anziani.

La causa alla base della fibrosi non è chiara, ma altre spiegazioni possibili sono le seguenti:

  • calcificazione metastatica: una malattia metabolica che induce un’elevata concentrazione di calcio e/o riassorbimento osseo (dissoluzione);
  • iperadrenocorticismo: produce un’eccessiva secrezione di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali e può causare mineralizzazione distrofica;
  • calcoli alveolari e bronchiali;
  • malattia polmonare granulomatosa.

Sintomi

Non tutti i gatti colpiti da questa condizione di accumulo di calcio nei polmoni mostrano segnali, molto spesso infatti sono asintomatici.

gatto malato
(Foto AdobeStock)

Ci sono però, dei casi in cui il gatto manifesta i seguenti sintomi:

  • alta frequenza respiratoria;
  • cianosi felina;
  • fiato corto;
  • intolleranza all’esercizio;
  • rumori respiratori anormali;
  • tosse nel gatto.

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Diagnosi e trattamento delle mineralizzazioni polmonari nel gatto

Per poter eseguire una diagnosi il veterinario dovrà essere messo a conoscenza della storia della salute del gatto fino al momento dei primi segnali di malessere.

Nel frattempo eseguirà un esame fisico completo sul gatto e subito dopo inizierà con test specifici per individuare la problematica.

Gli esami sono:

  • profilo ematico chimico;
  • esame emocromocitometrico completo;
  • analisi delle urine;
  • biopsia polmonare per determinare se si sta verificando una mineralizzazione;
  • test per la presenza di batteri e funghi;
  • radiografie del torace;
  • tomografia computerizzata (TC), per osservare meglio le condizioni dei polmoni e dei linfonodi.

Una volta ottenuti i risultati delle analisi e tutti gli esami diagnostici, il veterinario potrà determinare la diagnosi e prescrivere il trattamento più adeguato.

A seconda delle condizioni il veterinario potrà procedere con la somministrazione di farmaci per un’eventuale malattia sottostante, oppure farmaci che possono alleviare i problemi respiratori, farmaci antimicotici e antibiotici per il gatto.

Ciò nonostante, non esiste una terapia se si trova una forma localizzata in un gatto senza sintomi.

Ad ogni modo, essendo una malattia respiratoria è piuttosto grave e occorre gestire al meglio la situazione, cercando di dare conforto, assistenza e serenità al vostro gatto.

 

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