Si muovono sempre: perché i gatti si agitano nel sonno

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By Francesca Ciardiello

Gatti

Quando dormono non sono mai fermi: se abbiamo notato che i gatti si agitano nel sonno le ragioni possono essere varie. Ecco tutto quello che c’è da sapere sui movimenti.

Gatti che dormono
Gatto che si muove nel sonno e gatto che dorme: perché i gatti si agitano nel sonno (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

Per capire il sonno del felino è interessante saperne di più sulla sua natura, poiché trattandosi di un predatore non si farà mai una dormita tranquilla. Ma perché i gatti si agitano nel sonno? Tutte le ragioni per cui notiamo i movimenti del felino anche quando dovrebbe rilassarsi e come farlo riposare tranquillamente.

Sempre all’erta (anche quando dormono)

Avete mai notato che Micio sembra non rilassarsi mai? I felini da predatori nati quali sono, sembrano non lasciarsi mai andare a un sonno profondo: questo perché vogliono essere sempre pronti ad attaccare e contrastare il pericolo imminente (anche quando in realtà non c’è). Basterà un piccolo rumore o un movimento da parte nostra per farlo ‘scattare’.

Gatti sulle zampe
Gatto scatta sulle zampe: quando i gatti si agitano nel sonno si svegliano per stare all’erta (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

Infatti quando il gatto avvertirà un suono sospetto o uno ‘spostamento d’aria’ si metterà ritto sulle zampe, se non per attaccare quanto meno per tenere sotto controllo la situazione.  Anche quando si mettono accucciati a riposare, i felini dunque assumeranno sempre la posizione migliore per saltare in piedi e proteggersi.

I gatti si agitano nel sonno: se la causa è la ‘fase REM’

Molti esperti affermano che i felini si agitano nel sonno poiché è perfettamente normale abbandonarsi e avere delle convulsioni nel corso della fase REM, quella più profonda appunto. A differenza che negli umani, il cui sonno è composto da 3 fasi, nei felini esso è composto da:

  • pisolino (hanno le orecchie pronte all’ascolto e chiudono solo gli occhi),
  • sonno leggero (dura circa 25 minuti e precede quello profondo, ma sono sempre all’erta),
  • fase REM (dura al massimo 10 min e possono sognare),
  • sonno attivo (le alterazioni nervose possono farli muovere e indurre contrazioni).

E’ proprio nell’ultima delle fasi del sonno del gatto che i felini si muovono di più: a differenza che nella fase REM, in cui è difficile svegliarli, quando sono in sonno attivo il sistema nervoso felino funziona perfettamente. Ma cosa succede durante questa parte finale della dormita? I gatti possono piangere, contrarsi e anche dimenarsi.

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E’ questione di età?

Molti padroni si sono accorti che i gatti appena nati o comunque piccoli si muovono più di frequente rispetto a quelli adulti e anziani, proprio perché il sistema nervoso è in fase di maturazione, quindi gli spasmi potrebbero essere dovuti proprio a questo momento di crescita. Quando si muovono nel sonno vuol dire che il cervello si sta attivando per creare delle connessioni, cosa che in un gatto adulto ormai non accade perché già maturo.

I gatti si agitano nel sonno: altre cause

Purtroppo non sempre il sonno agitato dei gatti è dovuto ad una fase di maturazione del sistema nervoso, poiché in alcuni casi il tremore può essere dovuto a patologie (anche latenti) e a condizioni ambientali sfavorevoli, come ad esempio il sonno. E’ possibile che quando il gatto sogna inizi a tremare perché ha dolore.

Gattino si muove nel sonno
I gatti si agitano nel sonno, soprattutto quando sono gattini (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

Per capire se il gatto sta male bisognerà osservarlo non solo quando dorme ma soprattutto quando è sveglio: se gioca e mangia regolarmente, se tende a isolarsi o magari miagola incessantemente, quasi a lamentarsi, e riferire ogni sintomo al nostro veterinario di fiducia. Infine anche l’ambiente in cui dorme deve essere caldo, comodo e accogliente: il freddo è il primo ostacolo a un sonno tranquillo.

Facciamo attenzione a tenerlo coperto, poiché i felini amano il calore (tanto è vero che spesso il gatto dorme sul termosifone) e a non posizionare la sua cuccia vicino a una finestra o una porta (soprattutto se dà all’esterno) per evitare colpi di freddo.

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