Viaggiare in treno con il gatto: condizioni e consigli per far abituare il micio

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By Francesca Ciardiello

Gatti

Viaggiare in treno col gatto? E’ possibile se si rispettano alcune semplici norme per la sicurezza e la tranquillità di tutti: cosa c’è da sapere.

Viaggiare in treno col gatto
Viaggiare in treno col gatto: cosa sapere prima della partenza (Foto AdobeStock)

Sebbene i nostri amici felini non amino i lunghi spostamenti talvolta sono necessari. In fatti se non abbiamo la possibilità di lasciarli ad un conoscente fidato oppure non possiamo portarlo con noi per altri indispensabili motivi, sarà il caso di farlo rassegnare a venire con noi. Viaggiare con il felino può anche diventare un’esperienza traumatica non solo per il micio, ma anche per il suo padrone. Con alcuni semplici accorgimenti però potrebbe diventare anche piacevole. Quando vogliamo viaggiare con il gatto in treno in particolare ci sono regole da rispettare per la sicurezza e per non disturbare gli altri passeggeri: vediamo quali sono.

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Pronti per la partenza?

Micio
Micio alla stazione dei treni (Foto AdobeStock)

Abbiamo deciso di partire con il nostro gatto? La prima considerazione da fare è che, quasi sicuramente, al nostro amico felino non piacerà cambiare le sue abitudini e non avere a portata di zampa tutto ciò con cui è solito giocare. Ma se è proprio necessario, non ci resta che farlo rassegnare all’idea. Viaggiare con il proprio animale vuol dire ‘garantire’ la sua sicurezza e quella di chi lo accompagna. Dobbiamo procurarci un trasportino, adatto alle dimensioni del micio o anche una borsa di tessuto. Meglio farlo abituare e non pretendere che stia fermo il giorno stesso del viaggio.

Meglio lasciarlo entrare nel trasportino a casa, nel suo ambiente e non solo quando c’è la necessità di piccoli spostamenti, come ad esempio una visita dal veterinario: il micio potrebbe associare questo ‘mezzo’ ad un evento spiacevole ed essere ancora più riluttante ad entrarvi dentro. All’interno del trasportino sarà meglio mettervi della valeriana, dell’erba gatta o spruzzarci dello spray ai feromoni per gatti, insomma qualcosa che lo tranquillizzi. Potremmo anche convincerlo ad entrarvi dentro attirandolo con il suo snack preferito o il giocattolo a cui è tanto affezionato. Quando chiudiamo la porticina del trasportino non facciamolo sentire come in gabbia: liberiamolo appena mostra segni di insofferenza.

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Viaggiare in treno col gatto: cosa significa per lui

Gatto sul sedile
Gatto sul sediolino (Foto Pixabay)

Essere inserito in un trasportino e viaggiare su un mezzo rumoroso e un po’ traballante come il treno, magari con altre persone che parlano e alzano la voce intorno, sarebbe un’esperienza traumatizzante un po’ per tutti, figuriamoci per il gatto che ama la sua routine e la sua quiete. Anche la temperatura del vagone potrebbe essere fastidiosa per lui: troppo calda o magari troppo fredda a causa dell’aria condizionata (Leggi qui: Condizionatore o ventilatore? Le soluzioni per rinfrescare il gatto). Sebbene il micio potrebbe innervosirsi (e sarebbe del tutto normale) non cediamo alla tentazione di prenderlo in braccio e farlo viaggiare così: potremmo attirarci le critiche di coloro che sono allergici o ai quali semplicemente non piacciono i gatti.

Inoltre ‘liberarlo’ all’improvviso darebbe al micio una via di fuga troppo ghiotta per non approfittarne: in breve potremmo trovarci ad inseguire il felino tra le gambe dei passeggeri e da u vagone all’altro. Scappare improvvisamente potrebbe scatenare il panico e provocare danni non solo agli altri ma anche allo stesso felino. Quindi va bene tentare di tranquillizzarlo ma attraverso la griglia stessa del trasportino. Portiamo sempre con noi i suoi snack preferiti e un po’ di acqua fresca (magari anche con una siringa usa e getta).

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Gatto in treno: le compagnie che non ‘fanno problemi’

Viaggiare in treno col gatto
Viaggiare in treno col gatto: compagnie e le loro condizioni (Foto Pixabay)

Sostanzialmente bisogna rispettare le regole imposte dall’azienda, che spesso coincidono con le usuali norme di buonsenso e buona educazione nei confronti degli altri passeggeri. In ogni caso è sempre meglio informarsi contattando la compagnia ferroviaria preventivamente ed esporre tutti i nostri dubbi, soprattutto se dobbiamo viaggiare all’estero. Inoltre è consigliabile impiantare prima il microchip al gatto e portare sempre con noi i documenti dell’anagrafe felina, oltre al libretto sanitario per mostrare che il felino ha rispettato il calendario delle vaccinazioni. Vediamo quali sono le condizioni delle due maggiori compagnie ferroviarie italiane, Trenitalia e Italo.

  • Trenitalia: i gatti (così come i cani di piccola taglia e altri animali domestici) possono viaggiare solo se inseriti in un apposito trasportino, che non abbia dimensioni superiori a 70x30x50. Il viaggiatore può portare solo un contenitore e sarà responsabile del benessere ed eventuali danni causati dall’animali per tutta la durata del viaggio.
  • Italo: viaggiano su questi treni solo i gatti che non superano i 10 kg di peso, solo se inserito in un trasportino e senza arrecare danno agli altri utenti del servizio.

I felini possono viaggiare gratis sia in prima sia in seconda classe di tutte le categorie di treni e non possono occupare i posti destinati ai viaggiatori; non possono accedere al vagone ristorante o al bar.

F.C.

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