300 cani salvati da un camion destinato al mercato della carne (Video)

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By Loriana Lionetti

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Il camion Infernale trasportava 38 cani adulti e 262 cuccioli verso il loro triste destino ovvero la macellazione, ma fortunatamente  il camion è stato fermato e sequestrato dalla polizia.

300 cani salvati da un camion destinato al mercato della carne (Screen Video)
300 cani salvati da un camion destinato al mercato della carne (Screen Video)

Ancora continuano le brutalità verso gli animali in Cina dove un camion contenente 300 animali, la maggior parte cuccioli, è stato fermato dalla polizia che si è trovata ad osservare una scena orrenda.

Gli animali ridotti in pessime condizioni, non solo di accaparramento nel camion, ma anche in pessime condizioni di salute, sarebbero stati salvati grazie all’intervento tempestivo non solo della polizia ma anche grazie ad alcuni attivisti.

Il maxi sequestro è avvenuto ad ad Anhui, nella Cina orientale. I volontari hanno infatti intercettato il mezzo di trasporto e avvertito la polizia che aprendo il portellone posteriore, non ha potuto fare altro che portare immediatamente via quelle povere creature, da quella che può essere descritta solo come una situazione drammatica e oscena.

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300 cuccioli piangevano disperati per essere salvati dal camion degli orrori

300 cani salvati da un camion destinato al mercato della carne (Screen Video)
300 cani salvati da un camion destinato al mercato della carne (Screen Video)

I cuccioli erano completamente disidratati e affamati, e secondo quanto dichiarato il trasporto era destinato al commercio di animali come animali domestici, per quanto riguarda i cuccioli, mentre i 38 adulti erano destinati al  mercato della carne.

Grazie agli attivisti questo non è accaduto e tutti gli animali sono stati portati presso un rifugio locale dove sono stati rifocillati e curati.

I poveri animali in quelle deplorevoli condizioni avevano già affrontati un viaggio di circa 1600 km da Guizhou a Huainan e a causa delle pessime condizioni sembra che alcuni di loro nonostante le tempestive cure dei veterinari non siano riusciti a sopravvivere.

La polizia ha sequestrato i cani, quanto  all’autista che si trovava alla guida del mezzo, non è stato in grado di presentare documenti ufficiali, e attualmente non è chiaro se sia stato arrestato.

Molti cuccioli sopravvissuti all’infero soffrono di disidratazione, sono affamati, e soffrono di malattie cardiache, uno dei cani ha una condizione della pelle che ha fatto si che il piccolo perdesse tutto il pelo soprattutto sulla testa e sul muso.

Uno dei volontari intervenuti per portare in salvo i piccoli avrebbe infatti asserito “Sapevo che sarebbe stato brutto perché c’erano così tanti cani stipati dentro, ma non mi aspettavo che ci fossero così tanti piccoli cuccioli.”

Il partner Cinese di Humane Society International, Vshine, ha guidato il salvataggio e appena i cuccioli staranno meglio ricollocherà i cani in uno dei loro rifugi , che riceve finanziamenti .

Lo specialista cinese dell’ente di beneficenza globale, il dottor Peter Li,  secondo quanto riportato dal Daily Mail ha dichiarato: “Questa triste storia è fin troppo comune in Cina, dove centinaia di migliaia di cani e gatti ogni mese subiscono terribili sofferenze come questa per trarre profitto dal commercio di carne e animali domestici.”

“Le condizioni di questi cani erano così terribili che è probabile che molti sarebbero morti prima di raggiungere la destinazione prevista, e i cuccioli malaticci sarebbero stati probabilmente venduti per la carne proprio come i cani adulti.”

Grazie al cielo  gli animalisti e la polizia cinese hanno salvato così tante vite”.

Sebbene alcune città Cinesi abbiano vietato il consumo di carne di cane e gatto, la vendita rimane legale in molte parti del paese dove continuano ad acquistarla.

Sembra infatti che nonostante il ministeri dell’ agricoltura abbia fatto sapere a tutti che gli animali come cani e gatti siano domestici e non bestiame, circa più di un quarto della popolazione continui a cercare e mangiare la carne di questi poveri animali.

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