È venuta a mancare Carole Wilbourn, una nota esperta della psicologia felina: la chiamavano la “Freud dei gatti”.
Addio a Carole Wilbourn, la pioniera della psichiatria felina e figura di riferimento per tutti gli amanti dei gatti, scomparsa all’età di 84 anni.

Nota come la “Freud dei gatti”, Wilbourn ha dedicato la sua vita a decifrare il linguaggio emotivo dei felini. Con il suo approccio innovativo e una profonda empatia per gli animali, ha lasciato un’impronta indelebile nella comprensione e nella cura del comportamento felino.
Carole Wilbourn: una carriera dedicata ai felini
Nata a Queens il 19 marzo 1940, Carole Cecile Engel crebbe senza gatti, condividendo la sua infanzia con un canarino di nome Petey.

Solo negli anni ’60, con l’adozione del suo primo gatto Oliver, scoprì un legame speciale con questi animali, che avrebbe trasformato in una carriera rivoluzionaria. Nel 1973, fondò a Manhattan The Cat Practice, il primo ospedale esclusivamente per gatti negli Stati Uniti, dove affinò il suo approccio terapeutico, trattando oltre 13.000 gatti in 50 anni di attività.
Una visione innovativa
Wilbourn non vedeva solo comportamenti problematici nei gatti, come tappeti distrutti o gelosie verso neonati, li interpretava come richieste di aiuto.
Credeva fermamente che i gatti fossero esseri emotivi, capaci di ansia, frustrazione, tristezza e gioia. Per trattarli utilizzava soluzioni creative, come musica classica, registrazioni di canti di balene e persino messaggi vocali lasciati dai proprietari per confortare i loro animali durante le assenze.
Spesso, Wilbourn spiegava che i veri destinatari delle sue terapie erano i proprietari. Credeva che i problemi comportamentali dei gatti riflettessero dinamiche familiari disfunzionali o cambiamenti importanti nell’ambiente domestico. Una delle sue prescrizioni più comuni era coinvolgere i nuovi partner nella cura dei gatti, come nutrirli, per ristabilire l’equilibrio emotivo dell’animale.
Libri, successi e fama internazionale
Oltre a essere una terapeuta eccezionale, Wilbourn era un’autrice. Tra i suoi sei libri, il più famoso, Cats on the Couch (1982), ha educato generazioni di proprietari di gatti a comprendere meglio i loro compagni a quattro zampe.
La sua fama andava ben oltre i confini di Manhattan: pazienti da tutto il mondo cercavano le sue consulenze, che potevano raggiungere i 400 dollari per una visita a domicilio.
Carole Wilbourn ha dimostrato che i gatti non sono semplicemente animali domestici, ma creature dotate di un mondo emotivo complesso e profondo. Credeva fermamente che “un gatto non sarà mai un sottomesso” e che questa indipendenza fosse la loro vera forza. Nonostante la sua passione per i felini, aveva anche un debole per i cani, che occasionalmente trattava.
Wilbourn lascia un’eredità che va oltre il suo lavoro: ha cambiato il modo in cui il mondo vede e comprende i gatti. Con il suo gatto Siamese Orion 2 e la sorella Gail a portare avanti il suo ricordo, il suo messaggio rimane chiaro: un mondo migliore passa anche dalla comprensione dei piccoli e misteriosi cuori felini.