Azienda di viagra in Irlanda: cani vagano per le strade sempre eccitati

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By lotta75

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Sembra una barzelletta, simile ai racconti natalizi nei quali nel riepilogo della piccola favola, viene scandito il tradizionale “e vissero tutti felici e contenti”, al quale aggiungere “eccitati” e “pieni di amore”. E’ quanto sta accadendo in un villaggio irlandese, Ringaskiddy nei pressi di Cork dove è presente un’azienda produttrice di Viagra dal 1997. Secondo le indiscrezioni trapelate da media locali come metro.uk, pare che le piante coltivate dall’azienda rilasci delle sostanza nell’aria che infondono uno stato perenne di eccitazione non solo negli abitanti ma anche negli stessi animali.

Una residente locale, assistente psichiatrica Fiona Toomey, è tornata nel villaggio dopo cinque anni vissuti all’estero, negli Stati Uniti. La Toomey ha raccontato che “i cani vanno in giro in uno stato di eccitazione sessuale “.

Mentre si parla anche di un baby boom, ovvero, un’esplosione delle nascite ma registrare prima, sembra che i residenti del posto in parte abbiano piuttosto apprezzato la situazione: “I cani come gli uomini sono sempre avvolti da un desiderio sessuale e questo lo abbiamo avuto gratuitamente”, ha dichiarato un po’ divertito un barista.

“Penso che il Viagra debba essere entrato nella riserva d’acqua. Potrebbe essere accaduto prima che fosse introdotto un regolamento più rigido di smaltimento”, ha dichiarato un portavoce della Pfizer, azienda farmaceutica che produce il viagra, assicurando tuttavia che “i nostri processi produttivi sono sempre stati altamente sofisticati e altamente regolamentati”.

In attesa che l’effetto “fiumi d’amore” come definito localmente scemi, i pelosi del villaggio continuano a vivere in modo indisturbato questo stato di eccitazione che li porta a scappare dai giardini di casa, per cercare la compagnia del gentil sesso.

Un fatto divertente per molti aspetti, per altri forse, è possibile che crei un certo imbarazzo, soprattutto per i forestieri.

Un caso piuttosto emblematico di inquinamento dell’aria e delle falde, che ricorda quello di Mumbai in India, dove molti randagi hanno assunto un colore blu provocato dagli scarichi delle aziende che producono capi di abbigliamento.

C.D.

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