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Chi ha un cane deve pagare una tassa in più: la nuova legge che in molti non approvano

Dal 2026 chi ha un cane deve pagare una tassa in più: una misura che fa discutere proprietari e turisti in tutta Italia

Negli ultimi anni in Italia si è discusso spesso di nuove forme di tassazione legate agli animali domestici, con l’obiettivo dichiarato di garantire più ordine, pulizia e spazi adeguati nelle città. Nonostante l’amore diffuso per i cani e il loro ruolo ormai consolidato come membri delle famiglie, in alcune zone del Paese sta prendendo piede una misura che fa discutere: chi ha un cane deve pagare una tassa in più.

Chi ha un cane deve pagare una tassa in più: la nuova legge che in molti non approvano – amoreaquattrozampe.it

Si tratta di un provvedimento che divide l’opinione pubblica, perché da un lato si punta a responsabilizzare i proprietari, dall’altro si teme di colpire soprattutto chi già sostiene molte spese per la cura dei propri animali. Il dibattito è acceso perché non si parla di un’iniziativa simbolica, ma di un vero ritorno alle tasse sugli amici a quattro zampe.

Una scelta che mira a finanziare servizi mirati, ma che potrebbe trasformarsi in un ulteriore peso economico. E così, dietro una decisione che sembra puramente amministrativa, si nasconde un tema sociale più ampio: fino a che punto è giusto chiedere contributi economici aggiuntivi a chi vive con un cane?

La tassa sui cani in Alto Adige: cosa prevede la nuova normativa

Il caso più concreto arriva da Bolzano, dove la giunta provinciale ha approvato un disegno di legge che introduce una doppia misura. Per la prima volta in Italia, infatti, sarà previsto un contributo anche per i turisti che viaggiano con animali al seguito. Dal 2026, chi arriva in Alto Adige con il proprio cane dovrà versare 1,50 euro al giorno per ogni animale. Una vera e propria tassa di soggiorno per i cani, con la quale la Provincia punta a coprire i costi di:

La tassa sui cani in Alto Adige: cosa prevede la nuova normativa – amoreaquattrozampe.it

Accanto a questa novità, viene anche reintrodotta la tassa annuale per i residenti, abolita a livello statale nel 2008. L’importo ipotizzato è di 100 euro all’anno per ogni cane, con alcune esenzioni temporanee per chi ha già provveduto a registrare il Dna del proprio animale. L’assessore Luis Walcher ha difeso la scelta spiegando che senza questo contributo i costi della pulizia finirebbero a gravare sull’intera collettività tramite la tassa Tasi.

Non si tratta quindi di un provvedimento isolato, ma di una vera riforma destinata a incidere sulla vita quotidiana di chi possiede un cane. E per la prima volta la regola riguarda anche i turisti, che dovranno mettere in conto questa voce di spesa durante le vacanze.

Tassa sui cani per residenti e turisti: migliorerà la pulizia o peserà solo sui proprietari?

La decisione arriva dopo anni di sperimentazioni. La Provincia di Bolzano aveva infatti provato a introdurre il test genetico obbligatorio per i cani, nel tentativo di risalire ai proprietari portando a spasso i cani, non raccoglievano le deiezioni. Una misura che aveva attirato molta attenzione mediatica, anche internazionale, ma che si è rivelata difficile da applicare nella pratica. Troppi i costi e le complicazioni burocratiche, così l’esperimento è stato accantonato.

Tassa sui cani per residenti e turisti: migliorerà la pulizia o peserà solo sui proprietari? – amoreaquattrozampe.it

Ora l’amministrazione ha scelto una strada diversa, che punta direttamente al portafoglio dei proprietari. Chi ha un cane deve pagare una tassa in più, e questa volta non si tratta di un’ipotesi ma di un provvedimento concreto che entrerà in vigore nei prossimi mesi.

Il ritorno della tassa annuale per i residenti e l’introduzione del contributo per i turisti renderanno l’Alto Adige la prima provincia italiana a sperimentare questo doppio meccanismo. Da un lato c’è la promessa di strade più pulite e aree meglio curate, dall’altro il malumore di chi considera ingiusto dover pagare ulteriori tasse per vivere con un cane. La questione è destinata a far discutere anche fuori dai confini altoatesini, perché rappresenta un precedente importante. Se la misura funzionerà, altre regioni potrebbero adottare provvedimenti simili, trasformando quello che oggi è un caso locale in una possibile tendenza nazionale.

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In definitiva, il messaggio che arriva è chiaro: chi ha un cane deve pagare una tassa in più. Ma la domanda che molti si pongono è se questa scelta servirà davvero a migliorare la convivenza tra cittadini e animali o se finirà solo per penalizzare chi ama e si prende cura del proprio compagno a quattro zampe.

VIVIANA

Nata e cresciuta in Sardegna, una terra ricca di tradizioni e bellezze naturali, ho coltivato sin da bambina un profondo amore per la cultura e la conoscenza. Questa passione mi ha portata a diventare bibliotecaria, un lavoro che mi permette di essere ogni giorno a contatto con storie, idee e saperi che arricchiscono la vita delle persone. Credo che i libri non siano solo oggetti, ma ponti verso nuove prospettive e strumenti di crescita personale. Amo la natura e gli animali, fonte di ispirazione quotidiana, e cerco di diffondere, attraverso piccoli gesti, il valore della semplicità e della conoscenza

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