Deiezioni dei cani: cosa stabiliscono la legge italiana e quella britannica

Che cosa stabilisce la legge italiana sulle deiezioni dei cani e che cosa invece quella britannica: ecco le analogie e le differenze.

Deiezioni dei cani: cosa stabilisce la legge italiana e quella britannica
Deiezioni dei cani: cosa stabilisce la legge italiana e quella britannica (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

I cani, come la maggior parte degli animali, hanno bisogno di camminare ogni giorno e di trascorrere diverse ore all’aperto. Ma durante la passeggiata occorre prestare attenzione ad alcuni consigli e accorgimenti per evitare problematiche. E questo è proprio il caso della raccolta delle deiezioni del cane. Sulla questione, la situazione in Italia è molto diversa da quella di altri paesi come l’Inghilterra.

Maleducazione o problema ambientale: le differenze tra Italia e Regno Unito sullo smaltimento delle deiezioni dei cani

In Italia i social network sembrano diventare sempre più spietati. A finire sulla gogna, questa volta sono i proprietari di cani che non raccolgono le deiezioni dei loro animali. Nonostante le numerose leggi in vigore, sono moltissimi gli italiani che lasciano in mezzo all’erba, in strada e sui marciapiedi i bisogni dei quattro zampe.

bustina per le deiezioni del cane
Nei parchi europei e non sono diffusi i secchioni con le bustine per raccogliere le deiezioni dei quattro zampe (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Sui social italiani è sempre più diffuso il trend di fotografare chi non raccoglie le deiezioni del cane, un’idea già annunciata anche dal primo cittadino di Cosenza, che non diversamente da altri sindaci aveva annunciato l’installazione di fototrappole per multare chi non rispetta la legge per i proprietari di animali. A prevedere sanzioni è l’articolo 639 del codice penale, che punisce il “deturpamento e imbrattamento di cose altrui”. Secondo la norma citata, il deturpamento verrà punito con una multa fino a 103 euro.

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Mentre in Italia si cerca di combattere la maleducazione delle persone, in Inghilterra si valutano soluzioni alternative all’uso dei sacchetti biodegradabili, il cui smaltimento non è così ecologico come si credeva. Nonostante le campagne di sensibilizzazione e l’aumento dei controlli, le città italiane continuano a subire la maleducazione di alcuni petmate.

cane fa i bisogni nel prato
Multe per chi non raccoglie i bisogni del proprio cane (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

A rendere nota questa problematica è un articolo del Guardian della giornalista Kate McCusker, che dimostra come nel Regno Unito tutti i pet mate raccolgono le deiezioni dei loro quattro zampe tanto che l’aumento significativo dei sacchetti per la raccolta pone il problema dell’impatto ecologico.

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Il Regno Unito si trova così a riflettere sull’impatto ecologico che questi sacchetti possono avere, con un’analisi di quello che è un vero e proprio problema di tutela dell’ambiente. Nell’articolo sul Guardian, una scienziata ambientale, Laura Young, riflette sulle possibili soluzioni alternative all’utilizzo dei sacchetti di plastica monouso, che non si degradano come dovrebbero.

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Young sottolinea come il ciclo vita di questi sacchetti all’interno delle discariche abbia tempi lunghissimi, a causa anche dell’assenza di luce e di ossigeno necessari perché si possano deteriorare. Rilevante notare anche come lo stesso processo di produzione, secondo quando riportato, determina costi ambientali alti. Tra le soluzioni citate come alternativa vi è il logico riutilizzo di imballaggi di plastica di cui si è già in possesso o l’uso di sacchetti idrosolubili.

raccogliere le deiezioni del cane
Obbligo di raccogliere le deiezioni del cane (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Questo discorso pone l’accento su una problematica presente in tutta Italia e affrontata dai governi tramite decreti legislativi e regolamenti comunali. Sono diverse, ad esempio, le campagne messe in atto per favorire un maggior rispetto per l’ambiente e una maggiore attenzione alla pulizia di strade, spazi condivisi e giardini pubblici. In questo quadro si inseriscono le nuove regole entrate in vigore in alcuni Comuni di Italia, che prevedono l’utilizzo delle “doggy water”.

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Sono molti, infatti, i Comuni ad aver approvato un nuovo regolamento che, oltre a prevedere l’obbligo di raccogliere le deiezioni dei cani con sacchettini igienici, stabilisce anche la pulizia con l’acqua dell’urina degli animali domestici su aree pubbliche o ad uso pubblico: una regola che vale particolarmente nelle aree pedonali, nei pressi dei portici, dei marciapiedi e in prossimità dei negozi e delle abitazioni.

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Per chi non rispetterà il regolamento quando porta i cani a fare una passeggiata sono previste delle sanzioni, che partiranno dai cinquantaquattro euro per arrivare fino a trecento ventiquattro euro. Le multe saranno applicate dalla Polizia Urbana del Comune e dalle Guardie Ecologiche. L’entità delle multe varia in base al Comune di appartenenza. Nel caso della cittadina di Treviolo, la sanzione ammonterà a duecentocinquanta euro. (di Elisabetta Guglielmi)

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