Non si arrenderà fino a quando non riusciranno a trovarlo: il cane Pirat torna sul Gran Sasso per cercare il padrone scomparso.

Non si hanno notizie di lui da quasi un mese: era il 19 novembre quando Karol Brozek si è avventurato sul massiccio montuoso dell’Appennino. Di kui si è persa ogni traccia ma non ancora la speranza da parte dei famigliari e non solo: il suo cane Pirat infatti torna sul Gran Sasso a cercare il padrone scomparso. Dopo essere stato a sua volta ritrovato, il quattro zampe è tornato sul luogo della sparizione del suo amato umano per individuare qualche traccia utile, ma per ora ogni tentativo è stato vano.
Cane Pirat infatti torna sul Gran Sasso a cercare il padrone scomparso: i fatti dal 19 novembre
Appassionato di montagna e di cani, il 44enne escursionista polacco Karol Brozek aveva deciso di avventurarsi sulle alture del Gran Sasso in compagnia dei suoi due fedelissimi quattro zampe, Pirat e Kraken. Immagini delle videocamere dell’Osservatorio di Campo Imperatore hanno immortalato i tre in alcuni tratti del paesaggio.

Ma dopo quelle immagini il vuoto: si è persa ogni traccia del gruppetto. Ore di angoscia per la famiglia del turista polacco, che sono state squarciate da un velo di speranza con il ritrovamento nelle scorse ore di Pirat, uno dei due cani nei pressi del rifugio Le Fontari. Le sue condizioni erano preoccupanti poiché, oltre a segni di denutrizione e disidratazione, il cane presentava anche chiare ferite dovute alla caduta (denti spezzati, ferite ed escoriazioni a muso e zampe).
La sorella di Karol Brozec, Diana, arrivata immediatamente dalla Polonia per seguire le ricerche legate alla scomparsa del fratello, ha preso momentaneamente in custodia anche il suo cane ritrovato. Ma nelle ultime ore l’ennesimo colpo di scena: d’accordo con i soccorritori sul posto, si è deciso di lasciare Pirat libero di tornare spontaneamente sul luogo della scomparsa, in modo da fargli fiutare la zona alla ricerca di indizi utili.
Cane Pirat infatti torna sul Gran Sasso a cercare il padrone scomparso: ancora nessuna traccia
Purtroppo anche il tentativo di Pirat alla ricerca del suo fratello a quattro zampe e dell’amato padrone sembra non aver portato risultati convincenti: si confidava molto nel ritorno del cane a Campo Imperatore, la stessa area dove era stato parcheggiato il camper di Karol Brozek. Le operazioni di ricerca sono tuttora coordinate dalla Prefettura dell’Aquila, che ha promosso un nuovo vertice per valutare lo stato attuale delle ricerche.

Sebbene non sia stata ancora trovata alcuna traccia del disperso, il ritrovamento del cane Pirat vivo ha acceso una nuova luce di speranza sull’intera vicenda. L’intervento del cane nella zona già controllata e setacciata dai ricercatori non è stata strutturata come un vero e proprio intervento di unità cinofila ma si è dato ampio spazio e libertà al fiuto e all’istinto del cane, libero di aggirarsi dove preferiva e annusare porzioni del luogo interessato.
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Purtroppo non sono stati trovati né elementi né piste plausibili da seguire per un eventuale altra ricerca: è probabile anche che le condizioni meteo avverse in questo periodo abbiano cancellato le tracce preesistenti. Seppur non fruttuoso, il tentativo di Pirat rappresenta ancora un faro di speranza per la famiglia di Brozek, che non smette di sperare di poter ritrovare vivo l’uomo.