Clochard chiedeva l’elemosina con una cagnolina: sanzionato dagli agenti

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By Benedicta Felice

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Clochard chiedeva l’elemosina con una cagnolina. La segnalazione è arrivata alla polizia che ha sequestrato l’animale

Senza tetto (Foto pixabay)
Senza tetto (Foto pixabay)

Usare la compassione delle persone per trarne un vantaggio personale. Raggiungere il proprio obiettivo, facendo leva sulla compassione che provoca la visione di un animale in mezzo alla strada e senza dimora. E’ quello che ha attuato un clochard che ha chiesto l’elemosina facendosi aiutare da una cagnolina che gli è stata sempre accanto. Una vicenda delicata e complessa da conoscere nei dettagli.

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Clochard chiedeva l’elemosina con una cagnolina, il cucciolo è sotto sequestro

Cane sguardo languido (foto Pixabay)
Cane sguardo languido (foto Pixabay)

Ci troviamo a Modena, una delle città che vietano per regolamento la richiesta di elemosina da parte di persone che conducono tale pratica, tenendo al loro fianco degli animali. L’attività in questione è vietata anche a Torino, poiché fa parte del regolamento comunale riguardante la tutela e il benessere degli animali. I carabinieri sono stati contattati dai cittadini avvalendosi della collaborazione degli operatori che si battono per la difesa dei diritti degli animali, opponendosi ad ogni tipo di maltrattamento. Gli agenti hanno scoperto che la pelosetta, una meticcia, era sprovvista di microchip e il senza tetto non era stato in grado di dimostrarne la legittima proprietà. L’uomo è un quarantaduenne che dimostra di detenere in maniera illegale la cagnolina dunque senza alcun tipo di diritto su di lei. Per tale motivo, la cagnolina è stata affidata alla polizia locale che svolgerà ulteriori indagini per individuare l’eventuale presenza di un terzo proprietario. Nelle prossime ore la cucciola sarà portata in un rifugio cittadino e se l’esito delle ricerche sarà negativo si potrà procedere con la dichiarazione di adozione della pelosetta.

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Per il clochard è prevista una sanzione di 464 euro che probabilmente il mendicante non potrà pagare. Situazioni del genere sono frequenti nelle grandi città e spesso vengono compiute per far accertare gli agenti delle reali condizioni di salute degli animali d’affezione. Nel caso in cui siano presenti violazioni, per i padroni scatta un verbale riferito alla irregolarità degli articoli del Regolamento comunale riguardanti la tutela e il benessere degli animali. Una vicenda fragile che fa luce su una realtà di recente di maggiore interesse politico e collettivo soprattutto nelle due città menzionate. Un argomento decisamente delicato che mette in evidenza due lati dell’intera vicenda. Il primo è il bisogno di un affetto quotidiano e rassicurante che i senzatetto colmano con la presenza di un animale e dall’altro sulle tristi condizioni nelle quali tali animali sono costretti a vivere. Un ambito che senz’altro ispira più spunti di riflessione.

 

Benedicta Felice

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