Quali sono tutti i Comuni italiani che danno agevolazioni e bonus a chi adotta un cane in canile: ecco la lista completa.

I costi per il sostenimento degli animali domestici sono molto alti. Le spese veterinarie e le spese per il cibo scoraggiano moltissime persone inducendole a scegliere di non adottare cani e gatti. In realtà, esistono diversi bonus e agevolazioni pensati per fornire un aiuto ai proprietari di quattro zampe domestici. Soprattutto nei casi in cui si decida di adottare un cane dal canile. Sono tanti, infatti, i Comuni italiani che prevedono agevolazioni per coloro che salvano un quattro zampe da una vita di reclusione e abbandono.
Combattere il randagismo con le agevolazioni fiscali: ecco i bonus per chi adotta un cane dal canile
Il randagismo sta diventando un fenomeno sempre più diffuso in tutta Italia. Dopo un decennio in cui la situazione sembrava stesse migliorando, negli ultimi anni è stato registrato un notevole incremento di cani randagi, tanto che secondo alcune stime il numero degli animali che vivono in strada ammonterebbe in media a circa 600 mila esemplari (dati ricavati dai rapporti sul randagismo delle associazioni animaliste come la Lega anti vivisezione – LAV e l’Ente Nazionale per la Protezione Animali – ENPA).
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Basterà visitare un canile per rendersi conto di quanto gli animali ospitati abbiano bisogno di una famiglia. Appena si scende dall’auto, ci si trova immersi in una realtà completamente diversa, fatta di suoni, odori e sguardi. Un concerto di ululati e di abbaiare dei cani ospitati, che racconta storie di speranza e desiderio di affetto. Bastano pochi minuti perché il visitatore si abitua e si inizia a percepire la vita che pulsa in ogni angolo del canile.

L’elenco dei Comuni dove sono previste agevolazioni per chi adotta un cane dal canile
Da Nord a Sud, sono tantissime le amministrazioni locali che cercano di favorire le adozioni dai canili. Gli incentivi variano sulla base dei Comuni. Tra quello che offrono incentivi per l’adozione in canile vi sono quelli di Udine, che ha puntato l’attenzione sui cani anziani, erogando agli adottanti un contributo di tre euro al giorno, per un massimo di 5 anni o fino al decesso dell’animale.
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- Il Comune di Fiano Romano ha attivo un progetto approvato e cofinanziato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale che prevede un incentivo economico di € 400,00 per chi adotta dal canile locale.
- Il Comune di Civitanova Marche prevede o un incentivo di 200 euro per chi adotta cani di età superiore a un anno dal canile comunale, fino a 100 euro destinati a chi adotta cani o gatti adulti affetti da particolari patologie. Sempre in questo comune è previsto anche il rimborso per le spese veterinarie o per alimenti particolari, erogato metà dopo 60 giorni dall’adozione, il resto nei mesi successivi.
- Il Comune di Dolianova, in Sardegna, offre 600 euro su due anni o 900 euro su tre anni se si adotta un cane anziano (sopra i 10 anni).
- Il Comune di Pescara, in Abruzzo, ha stabilito un contributo di 1.100 euro per i cittadini che intendono adottare o prendere in affidamento temporaneo, fino alla realizzazione del nuovo canile, uno o più cani ospitati nel rifugio di via Raiale.
- Anche il Comune di Misterbianco, in provincia di Catania, ha stabilito di 200 euro di sconto sulla tassa Tari.
- Recentemente, il Comune di Polla, in provincia di Salerno, ha varato una legge per offrire uno sconto sulla Tari a chi adotta un cane dalla struttura comunale, con uno sgravio del 40%.
- Il Comune di Colletorto, in Molise, ha previsto un contributo di 365 euro, erogato a distanza di 3 mesi dall’adozione e solo previa verifica dello stato di benessere del cane.
- Il Comune di Gragnano, in provincia di Napoli, prevede che per ben 4 anni vi sia un’agevolazione, ma i soldi devono essere spesi in negozi sul territorio che offrono prodotti per la cura e il mantenimento del cane. Sono previsti un contributo per il primo anno pari a 400,00 euro e un contributo per il secondo anno pari a 300 euro. Previsto, poi, un contributo per il terzo anno pari a 200 euro e un contributo per il quarto anno pari a 100,00 euro.

Solo quest’ultimo comune prevede espressamente la valutazione dell’iter di adozione. Le associazioni animaliste sono preoccupate che gli incentivi in denaro possano finire per attirare persone con pochi scrupoli che prenderebbero gli animali solo per ottenere i contributi economici o lo sconto su una tassa. In molti ricordano che l’adozione deve essere una scelta consapevole e ponderata, non influenzata dalla prospettiva del risparmio. Gli animalisti sono anche preoccupati che quei cani adottati possano ritornare in canile una volta finito il contributo economico.
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Ciò che sembra sempre mancare è un supporto alle famiglie nell’iter di adozione che preveda una fase di accompagnamento pre e post adozione, per verificare il benessere del cane. Favorire l’adozione dal canile può avere significato solo con un sostegno finalizzato alla conoscenza reale dell’animale, altrimenti il circolo vizioso delle cessioni di proprietà e degli abbandoni continuerà.

Per far fronte ai sempre più diffusi abbandoni di cani e gatti e al conseguente aumento di ospiti nei rifugi e di randagi in strada, le associazioni animaliste stanno promuovendo campagne per sensibilizzare l’opinione pubblica. I costi per il sostenimento degli animali domestici sono molto alti. Le spese veterinarie e le spese per il cibo scoraggiano moltissime persone inducendole a scegliere di non adottare cani e gatti. In realtà, esistono diversi trucchi per risparmiare.
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Esistono diversi bonus e agevolazioni pensati per fornire un aiuto ai proprietari di quattro zampe domestici. Oltre al fatto che le spese sostenute per il benessere degli animali di compagnia possono essere inserite nel modello 730/2024 ed essere oggetto di detrazione dall’Irpef, si può elencare il bonus da 80 euro.
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Il limite detraibile per le spese veterinarie dello scorso anno è di 550 euro. La spesa può essere soggetta a detrazione se supera la soglia di 129,11 euro, per la quale il beneficio non è riconosciuto. Sottraendo quindi i 130 euro ai 550 ne rimarranno 420 euro. Calcolando il 19% della cifra si ottiene un bonus per gli animali di circa ottanta euro. (di Elisabetta Guglielmi)