L’idea di un ricercatore iraniano per salvare i pinguini e i ghiacci dell’Antartide, che si stanno sciogliendo: costruire igloo speciali
Un ricercatore iraniano ha una grande idea: per salvare i pinguini e i ghiacci dell’Antartide pensa di costruire degli igloo speciali. Un pensiero originale, che mette la scienza a servizio dell’ambiente per cercare di salvare questi uccelli marini dall’estinzione e, in contemporanea, dare una mano contro lo scioglimento delle lastre di acqua congelata.
L’idea: gli igloo iraniani che puntano a salvare pinguini e ghiacci
Secondo gli esperti, il pinguino imperatore è a rischio estinzione nei prossimi 80 anni. Questo a causa del surriscaldamento globale, che fa sciogliere nevi e ghiacci in Antartide e porta alla distruzione del suo habitat naturale. Per ovviare al problema Sajjad Navidi, un architetto iraniano propone il progetto Penguin Protection System. Ovvero un piano di salvataggio per pinguini attraverso la creazione di igloo artificiali.
Nello specifico, si prevede che il sistema di protezione sia diviso in due parti: una fuori dall’acqua e una immersa nel mare. La porzione superiore è esattamente simile a un igloo ed è la zona pensata per fare in modo che gli uccelli abbiano un rifugio sicuro in cui deporre le uova e senza temere che la struttura si sciolga prima che i loro pulcini riescano a nascere.
Nella porzione inferiore, invece, è installato un motore, mascherato con un tessuto simile a spugne marine, che è a sua volta collegato a un pendolo. Quest’ultimo, oscillando, produce elettricità. L’energia mette in moto un sistema che punta a raffreddare il ghiaccio circostante. Le due porzioni dell’igloo sono scomponibili e utilizzabili singolarmente: ciò significa, ad esempio, che il motore potrà essere staccato da un igloo e trasferito sotto un banco di ghiaccio naturale, per raffreddarlo. Di seguito, un video che riassume il funzionamento di questa idea.
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Il progetto per salvare i pinguini, insieme a quello di altri architetti di tutto il mondo, è stato presentato al Concorso Internazionale di Architettura e Arte della Fondation Jacques Rougerie, nella categoria “Innovazione per il mare”. Ovviamente si parla di un progetto agli albori, che non è ancora stato reso operativo. Per vederlo in atto bisognerà che qualcuno decida di investire su questa idea.
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Considerando però che lo scioglimento dei ghiacciai è un problema che ci accompagna da tanto tempo, una domanda sorge spontanea: com’è possibile che ci sia bisogno di queste invenzioni per arginare il global warming?
Matteo Simeone