Le coppie di gatto e padrone più inseparabili della storia

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By Redazione

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Molte sono le eminenti personalità della nostra storia che hanno ceduto al fascino dei gatti. Abili politici, profeti e uomini di lettere hanno spesso condiviso la grande passione per i felini

Gatto che porge la zampa al padrone
Quali sono le grandi personalità della storia che sono rimaste stregate dai loro gatti? (Foto Unsplash)

Le coppie di gatto e padrone più inseparabili della storia ci mostreranno quanto i felini fossero stati parte integrante di vite eccelse e quanto queste eminenti personalità fossero soggiogate al fascino di questi animali, proprio come noi.

Si parlerà infatti di concessioni, vizi e addirittura miracoli perpetuati nei confronti dei nostri amici pelosi. Non stupitevi se profeti, capi di stato e uomini lettere abbiano deciso non solo di condividere la propria vita con i loro gatti, ma abbiano modificato parte di esse per accontentare i loro mici.

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Le coppie di gatto e padrone più inseparabili della storia: Maometto e Muezza

Gatto davanti ad una moschea
Il legame fra Maometto e la sua gatta è ricco di leggende (Foto Adobe Stock)

Si narra che Maometto fosse un grande amante dei gatti. In particolare della sua, Muezza, che soleva acciambellarsi su di lui mentre era intento a predicare alla folla. Tra le varie leggende che hanno ispirato questo rapporto c’è quella che vede il profeta non disturbare il dolce sonno della sua gatta che si era addormentata sulla sua veste da preghiera.

Per poterla utilizzare, Maometto tagliò la manica sulla quale era adagiata la gatta e riuscì a sfilare il resto per poterla indossare. Al ritorno della preghiera la micia lo ringrazia con un profondo inchino il suo padrone per gratificarla la accarezza sulla schiena per tre volte.

Con questo gesto il profeta dona a Muezza e a tutti i suoi simili la grande abilità di saper cadere con le quattro zampe a terra da altezze vertiginose. Da qui probabilmente nasce il famoso detto di avere nove vite come i gatti. Ma anche il connubio cane/padrone vanta illustri nomi.

La Regina Vittoria e White Heather

Gatto persiano
La Regina Vittoria d’Inghilterra aveva come compagno di vita un paffuto Persiano (Foto Unsplash)

Grande protagonista dell’Ottocento fu la Regina Vittoria D’Inghilterra. Sicuramente una donna dalla personalità forte ed ingombrante che però soleva cedere davanti ad ogni richiesta avanzato dal suo paffuto persiano White Heather. Il persiano bianco è da sempre considerato nobile. 

Si racconta che la regina lo ricoprisse di vizi e coccole ed era sempre lei personalmente ad occuparsi del suo pelo, che spazzolava con grande amore e dedizione ogni giorno. Il persiano inoltre seguiva la sovrana pedissequamente tanto che anche lui aveva imparato parte della rigida etichetta di corte. Si vocifera inoltre che White Weather fosse uno dei pochi ad avere accesso al letto reale.

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Le coppie di gatto e padrone più inseparabili della storia: Richelieu e i suoi 14 gatti

Una cesta di gattini
Pare che il cardinale Richelieu fosse padre affettuoso di 14 gatti (Foto Unspl
ash)

Anche il cardinale Richelieu era grande appassionato di gatti e contribuì fortemente alla moda di adottarli come animali da compagnia. Ben due dei suoi servitori erano espressamente dedicati alla loro alimentazione e al loro puro sollazzo.

Ad oggi conosciamo tutti e quattordici i nomi di questi fortunati felini poiché il cardinale li incluse nel suo testamento. Oltre ad editare un’ingente somma di denaro e alcune proprietà immobiliari, Richelieu si preoccupò di garantire loro l’appannaggio a vita dei due famosi domestici.

Edgar Alan Poe e Cattarina

Gatto sul letto
La gatta del poeta Edgar Alan Poe riscaldava spesso la consorte malata (Foto Pexels)

Il grande poeta Edgar Alan Poe visse con la moglie momenti di grande indigenza. E si dice che la sua amatissima gatta nera Cattarina, detta anche Catters e Kate, era spesso la sua unica fonte di calore insieme al misero capotto dell’artista.

Kate era molto affezionata anche alla moglie di Poe, Virginia che fu gravemente ammalata di tubercolosi. La gatta aveva preso l’abitudine di rannicchiarsi vicino a lei per riscaldarla e confortarla. Non stupisce dato che da sempre i felini imitano le abitudini umane. Quando Poe partiva per i suoi viaggi Kate appariva però disperata. Le mancava la spalla del suo padrone dove di norma si posizionava mentre il poeta scriveva così come le sue delicate mani che la nutrivano quotidianamente.

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Le coppie di gatto e padrone più inseparabili della storia: Winston Churchill e Jock

Gatto che si lecca
Churchill ha sempre posseduto più gatti ma il suo preferito era rosso con zampe bianche (Foto Pexels)

L’impenetrabile primo ministro britannico Winston Churchill era noto per il suo carattere burbero e scostante. Ma durante tutta la sua intera vita ricercò la gratificante compagnia di diversi felini. Il più famoso di tutti fu il gattone rosso dalle zampe bianche Jock, regalo del suo segretario particolare Sir John Colville per il suo ottantesimo compleanno. I gatti rossi sono considerati più rari.

Nonostante vissero solo pochi anni insieme, Churchill morì infatti solo due anni dopo, i due furono da subito inseparabili. Churchill lasciò la sua splendida residenza, Villa Chartwell, al governo inglese ad una sola condizione. Un ginger cat di nome Jock avrebbe sempre dovuto abitare le sue illustri stanze.

Ernest Hemingway e Snow White

Gatto che fissa
La gatta preferita dello scrittore Hemingway era bianca e con sei dita per zampa (Foto Unsplash)

Lo scrittore amava letteralmente circondarsi da gatti, e anche molti. La sua preferita però era Snow White, regalatagli dal capitano di una nave. Questa gattina bianca possedeva un piccolo difetto genetico. Aveva sei dita per zampa, caratteristica che tramandò ad alcuni dei suoi discendenti.

Quando Hemingway si traferì a Cuba non riuscì in nessun modo a sacrificare il suo amore per i felini. Nella sua villa privata, Finca Vija, pare ne abitassero 57. Tanto che il romanziere dedicò ai felini un piano intero della sua abitazione, cosparso di altrettante piccole cucce dove gli animali potevano sonnecchiare in pace durante le ore più calde.

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Le coppie di gatto e padrone più inseparabili della storia: Oscar e le navi di  battaglia della Seconda Guerra Mondiale

Gatto su di un muricciolo
Il gatto Oscar ha abitato indisturbato le più grandi nave da guerra del XX secolo (Foto Unsplash)

Oscar, soprannominato anche dai marinai britannici Unsinkable Sam fu un gatto dalle macchie bianche e nere che sopravvisse all’affondamento delle più importanti imbarcazioni da battaglie della Seconda Guerra Mondiale.

Abitò le due notorie navi BismarckHMS Cossack oltre che la portaerei HMS Ark Royal. Fu sempre trattato con molto rispetto e tratto in salvo insieme al resto dell’equipaggio durante tutti i trasbordi. Si sa che alla fine della guerra fu rimpatriato in Gran Bretagna dove fu affidato ad un marinaio di Belfast per morire serenamente nel 1955.

Martin Lutero e Pangur Ban

Gatta bianca
Il riformatore Martin Lutero ha dedicato molti versi alla sua gatta bianca (Foto Pexels)

Il grande teologo tedesco Martin Lutero aveva una grande passione per il colore bianco. Un giorno trovò e salvò un gatto trovatello interamente bianco a cui dette il nome di Pangur Ban. Nota era anche la passione del grande riformatore per la poesia, tanto che lo stesso nome del felino deriva da un’antica poesia irlandese del nono secolo d.c. e significa “un po’ più bianco”.

Alcuni dei suoi versi più significativi furono proprio ispirati alla sua amica e convivente gatta bianco.

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Le coppie di gatto e padrone più inseparabili della storia: Charles Dickens e Bob

Gatto sulla scrivania
Il gatto di Dickens Bob soleva interromperlo mentre scriveva (Foto Unsplash)

Anche il grande narratore britannico Charles Dickens amava molto i felini. Il suo esemplare preferito fu però Bob. Dickens aveva l’abitudine di scrivere incessantemente, anche durante la notte. Ma quando Bob gli si strofinava contro, lo scrittore posava la penna, spegneva la candela e si dedicava solamente a lui.

Quando nel 1826 morì, Dickens sembrava inconsolabile. In suo onore ornò un prezioso tagliacarte in avorio con l’impronta di una sua zampina e un’iscrizione commuovente che citava “C.D., in memoria di Bob, 1862”. Un suo personalissimo modo per conservare la memoria del suo felino prediletto. Anche se di recente i padroni più premurosi organizzano funerali per il loro gatto.

Isaac Newton e Marion

Gatto che passa attraverso una gattaiola
Newton inventò per Marion la gattaiola (Foto Adobe Stock)

Il fisco matematico Isaac Newton, considerato uno dei più grandi scienziati di sempre, è noto per alcune scoperte che cambiarono per sempre il nostro approccio nei confronti del mondo. Ma in pochi sanno che fu l’inventore della gattaiola.

Nel 1720, esasperato dalle continue intrusioni della sua adorata gatta Marion nel suo laboratorio, escogitò questo utile sportello applicabile sul muro di ogni casa. Il felino fu così in grado di muoversi in autonomia avanti e indietro dal suo studio. L’esperimento fu un tale successo che Newton fece installare due nuove gattaiole in camera, una per Marion e l’altra per i suoi cuccioli.

C.F

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