Le conseguenze del post-isolamento per Fido e micio: come affrontarle

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By Benedicta Felice

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L’isolamento di cani e gatti, i consigli su come far affrontare il post quarantena a cani e gatti in casa con i loro padroni

Smart working con il cane affianco (Foto Pixabay)
Smart working con il cane affianco (Foto Pixabay)

 

Avere un cane o un gatto è una responsabilità, non di poco conto. Le cure igieniche e sanitarie non sono le uniche che bisogna adoperare. Gli animali domestici hanno bisogno di sostegno morale, attenzioni quotidiane e soprattutto in questo periodo bisogna tenere in considerazione molti aspetti per il loro benessere. Analizziamoli uno per uno.

L’isolamento di cani e gatti, conseguenze e rimedi per preservare il loro benessere 

Empatia tra cane e padrone (Foto Pixabay)
Empatia tra cane e padrone (Foto Pixabay)

Innanzitutto, bisogna far leva sulle errate convinzioni che si creano intorno alla salute mentale di cani e gatti. Le opinioni sbagliate sono molte, dunque, è necessario conoscere ogni aspetto che li riguarda, al fine di preservare la salute fisica e psicologica. La fase della quarantena è stata complicata anche per i pet, perciò occorre sapere come guidarli nella gestione della fase 2. Non è raro infatti, assistere a sintomi di aggressività che compaiono nei quattro zampe dopo aver trascorso mesi di reclusione in casa. Spesso succede che i padroni, in preda al panico, chiedano al veterinario di somministrare psicofarmaci ai loro pelosetti, per far scomparire i sintomi in maniera immediata.

I medici sconsigliano vivamente tale opzione che non può essere la soluzione più adatta. Stati d’animo come tristezza, angoscia, rabbia e confusione non compaiono solo negli uomini, ma anche negli animali, come reazione negativa ad un momento difficile come quello che tutto il pianeta sta attraversando. Per tale motivo, i sintomi descritti non devono essere sottovalutati o paragonati a dispetti che il cane o il micio mette in atto per protesta contro l’isolamento. Nei nostri amici animali infatti, possono manifestarsi sentimenti di vitalità spenta, assenza di energia, compatibili con quelli umani.

In ragione di ciò, il proprietario deve immedesimarsi con gli stati d’animo del suo animale, facendo il possibile per abituarli ad un progressivo e graduale ritorno alla normalità. Inoltre, l’isolamento deve essere concepito dal padrone come l’opportunità di conoscere a fondo l’indole del proprio pet. Così facendo, si può stabilire una maggiore empatia tra l’uomo e l’animale che consente ad entrambi di ripartire con più serenità e felicità. Seguire gli accorgimenti citati è il metodo migliore per far crescere il legame tra il cucciolo e il proprio padrone.

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Benedicta Felice

 

 

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