L’inesauribile omaggio all’orso che lottò al fianco dei partigiani per la Liberazione: le straordinarie immagini di quegli anni.
Quel che ancora oggi colpisce chi osserva le indimenticabili immagini di Wojtek, l’orso che combatté al fianco della Resistenza nella prima metà degli anni Quaranta, è il suo comportamento tipicamente umano. Se umanizzare un animale è uno sbaglio che molte persone tendono a commettere a scapito del benessere psicofisico dei loro amici a quattro zampe, in questo caso l’orso partigiano rappresentò un’eccezione straordinaria per quel periodo buio della storia dell’umanità.
L’orso che lottò per la Liberazione al fianco dei partigiani
Nelle immagini pubblicate dal profilo Instagram @travel si può osservare come l’orso Wojtek affiancò i partigiani polacchi sin da cuccioli, in Persia, e poi dal 1942, anno del suo ufficiale arruolamento, fino al 1943, anno della sua scomparsa.
Come la storia dei lupi e degli orsi che stanno ristabilendo l’equilibrio in natura nel 2025, quella di Wojtek non è affatto una leggenda, bensì una storia vera connessa agli anni della Seconda Guerra Mondiale. L’orso è stato spesso ritratto in atteggiamenti tipicamente umani, ad esempio mentre abbracciava uno dei soldati del suo stesso corpo d’armata dopo essere rimasto a lungo nelle trincee, oppure talvolta giocando e perfino fumando sigarette in loro compagnia.
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Wojtek è morto a 21 anni nel mese di dicembre del 1943 dopo aver trasportato munizioni per i suoi compagni. Oltre alle fotografie che lo ritraggono al fianco della Resistenza è stata dedicata all’orso anche una bellissima statua in forma di omaggio alla sua indispensabile collaborazione con la 22esima compagnia.
Wojtek, l’omaggio all’orso che prese parte alla Resistenza
Mentre in Italia si continua a parlare di campagne in favore della protezione degli orsi che abitano il territorio peninsulare, la statua in bronzo di Wojtek si trova attualmente nel cuore di una piazza di Edimburgo, in Scozia.
L’orso Wojtek fu un fedele alleato contro la Germania nazista e secondo quanto raccontato dai testimoni sembra che all’epoca non mancasse di festeggiare le loro piccole vittorie contro il nemico con miele, frutta e anche un po’ di birra da condividere assieme ai soldati.
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Poter entrare a contatto con la storia di Wojtek a pochi giorni dall’Anniversario della Liberazione, in Italia, non solo restituisce a lui il suo diritto a essere ricordato come un indispensabile alleato ma anche a ricordare a noi come senza un patto di armonia tra uomo e natura rischiamo – ancora oggi – di commettere soltanto degli errori sempre più gravi per il Nostro avvenire.