Progetto anti-abbandono in accordo con la LAI, un bel punto di partenza

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By Benedicta Felice

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Progetto anti-abbandono, l’iniziativa sociale che ha lo scopo di eliminare una grande ferita, tuttora aperta

Il cane sofferente (Foto Pixabay)
Il cane sofferente (Foto Pixabay)

 

L’abbandono è un atto ignobile e crudele che continua ad essere reiterato, nonostante la sofferenza delle vittime e i ripetuti appelli lanciati dai mass media sono tuttora presenti.  Per combatterlo occorre non solo coraggio ma anche una grande determinazione, pronta a scalare tutte le difficoltà esistenti, per porre fine ad una piaga che ancora sanguina. Queste qualità continuano ad essere forti se vengono messe in pratica con impegno e fiducia. Un progetto da Rovigo ne è la testimonianza più bella.

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Progetto anti-abbandono, il primo nato nella provincia di Rovigo

Cane lasciato solo (Foto Pixabay)
Cane lasciato solo (Foto Pixabay)

L’idea di creare qualcosa contro l’abbandono degli animali parte dall’accordo tra la LAI Lega Antispecista italiana e la provincia di Rovigo. L’intento della collaborazione è quello di creare uno statuto di commissione che possa diventare operativo nel settore. Ad affermarlo è stata la Presidente della Provincia, Ivan Dall’Ara che ha sottolineato: “In qualità di rappresentante della provincia, diventiamo portavoce dell’istanza al fine di aiutare una realtà che ha un forte bisogno del nostro aiuto.” La rappresentanza dell’associazione è stata affidata a Gabriella Gibin che ha affermato: “Nella nostra provincia è stata creata un’importante possibilità. La nostra speranza è che possa essere da esempio anche per tutte le istituzioni delle restanti regioni in cui tali provvedimenti purtroppo mancano.”

Un’iniziativa lodevole che dà spazio ad un triste avvenimento, purtroppo  in via di una risoluzione definitiva. Mettere fine all’abbandono, all’ingiusto tradimento subito dagli animali a causa dei loro padroni, è possibile. Per farlo, è necessario metterci tutto l’impegno avente a disposizione, accompagnato da fatti concreti.

Ci auguriamo che questa sia la prima di una serie di iniziative da estendere sul territorio italiano, per dire, in modo definitivo: “Stop all’abbandono!”

 

Benedicta Felice

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