Turista USA muore in Italia e lascia il cane orfano: il web si mobilita per lui

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By Elisabetta Guglielmi

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Dopo la morte di un turista statunitense in Italia, il cane appartenuto all’uomo resta da solo: il web si mobilita per aiutare il cucciolo.

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Il cagnolino Nintendo rimasto solo dopo la morte del padrone (Screenshot foto Facebook – Bari Kreattiva – amoreaquattrozampe.it)

Nonostante gli indiscutibili problemi connessi alle nuove tecnologie e ai social network, in molti casi il web può offrire un aiuto indispensabile per ritrovare cani e gatti smarriti e permettere loro di ricongiungersi ai legittimi proprietari. Così è accaduto ad esempio per la cagnolina di nome Nintento, la cui triste storia è stata condivisa sui gruppi Facebook. In breve tempo una mobilitazione di tutti gli utenti del web ha permesso di rintracciare la famiglia della cucciola, che aveva appena perso il suo umano morto tragicamente durante la sua vacanza in Italia.

La storia di Nintendo: il cane del turista statunitense deceduto in Italia cerca di tornare a casa

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Turista statunitense deceduto all’aeroporto (Screenshot Foto di Kris da Pixabay – amoreaquattrozampe.it)

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Pochi giorni fa, all’Aeroporto Internazionale di Bari “Karol Wojtyla” un turista statunitense era da poco atterrato in Italia quando è purtroppo deceduto. L’uomo era in compagnia della sua cagnolina, un esemplare di Bull terrier dal manto nero e bianco. La cucciola si è così ritrovata improvvisamente da sola in aeroporto. La cagnetta, docile e mansueta ma terribilmente spaventata, è stata portata al canile di Bari gestito dall’Associazione di volontariato Nati per amarti Odv.

Subito sul gruppo Facebook del canile i volontari hanno diffuso diversi post e fotografie della cagnolina il cui nome, come hanno scoperto poco dopo, era Nintendo. Così si legge sulla pagina social: la cagnetta «è regolarmente microchippata, si trova in canile in attesa di capire se qualcuno dei famigliari potrà prendersene cura. Lo scopo del post è quello di, in affiancamento alla Polizia di Stato, rintracciare nel più breve tempo possibile, i parenti del defunto. Non possiamo fornire i dati per motivi di privacy, ma cerchiamo condivisioni e aiuto nei gruppi internazionali e californiani affinché possiamo arrivare rapidamente a parenti e conoscenti della Bull terrier». I cittadini si sono subito mobilitati e diffondendo e condividendo le foto in poche ore è stato possibile rintracciare la sorella del defunto proprietario di Nintendo. I volontari del canile si sono quindi subito messi in contatto con la donna, lasciando poi che l’ambasciata statunitense in Italia si occupasse del rimpatrio della cagnetta.

La storia della cagnolina Nintendo mostra quindi come in molti casi il web possa davvero offrire un aiuto indispensabile per ricongiungere gli animali domestici con le loro famiglie. Così è accaduto ad esempio nel caso del Golden Retriever di nome Baby, che dopo essersi smarrito in montagna è stato ritrovato grazie a una mobilitazione di volontari. Subito dopo la scomparsa del cagnolino, sulla pagina Facebook dell’organizzazione non profit Zampa Trentina (@Zampa Trentina) sono stati condivisi foto e un post per chiedere aiuto a tutta la cittadinanza. Subito sono stati in tantissimi ad andare a cercare il cane, coordinati nelle ricerche dalla volontaria del rifugio, che ha organizzato le perlustrazioni in modo che tutte le zone fossero battute, e contemporaneamente ha raccolto e verificato le segnalazioni non mancando di supportare i proprietari e aggiornare tutti. In breve tempo così Baby si è ricongiunto alla sua famiglia. Allo stesso modo, una mobilitazione sui gruppi social cittadini ha permesso che la gita avventurosa di un cagnolino che, salito su un autobus da solo, si è allontanato dalla sua casa, si concludesse con un lieto fine. Il cagnetto è uscito dalla sua abitazione sotto la pioggia e ha iniziato a girovagare, per salire poi su un mezzo pubblico diretto verso un altro quartiere, dove è sceso come un normale passeggero di un autobus. Con una rapida diffusione sui social di foto e post il cucciolo è stato riportato la sera stessa a casa. (di Elisabetta Guglielmi)

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