Scene d’ordinaria follia a Palermo: ancora una piccola vittima dei combattimenti illegali

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By lotta75

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@Enpa Carini

Lo hanno ritrovato lo scorso 15 dicembre, in condizioni pietose: era spaventato, tremolante, sul bordo di un marciapiede dove aveva cercato rifugio all’ingresso di un negozio con la saracinesca abbassata.

Un esemplare di pit bull, chiamato Otto dai volontari, con ferite profonde su tutto il corpo, riconducibili a combattimenti tra cani.

“Le cicatrici di Otto rimarranno per chissà quanto tempo. Le ferite di morsi e graffi si stanno rimarginando … un pò meno quelle psicologiche”, scrivono i volontari dell’Enpa Carini che si stanno prendendo cura del cane, sottolineando che il povero pit bull è terrorizzato dalle carezze.

“Il fatto che sia stato sfruttato per i combattimenti clandestini la dice lunga sul come possa andare in qualche modo d’accordo con altri pelosi”, denunciano i volontari, ricordando gli orrori perpetrati nei combattimenti, un fenomeno diffuso in Sicilia e all’ordine del giorno a Palermo.

L’animale sta ora lottando per la vita ed è ancora ricoverato in clinica, in quanto non solo aveva una brutta dissenteria, ma presenta dei dolori ai posteriori tanto da sedersi a fatica per rannicchiarsi. Le ferite sul corpo erano infette e pien di pus, ma dovrebbero migliorare con il tempo e i trattamenti.

Per Otto, i volontari stanno cercando un aiuto economico ma anche uno stallo al Nord dove farlo recuperare non solo delle ferite fisiche ma anche dell’anima, come emerge dal suo sguardo nelle immagini, condivise con gli aggiornamenti.

Forse la vita per questo tenero cane tornerà a sorridere, ma molti esemplari, ogni giorno, sono vittime di una realtà di sfruttamento e non possono essere salvati e subiscono le peggiori violenze e torture solo per un macabro intrattenimento che comporta un giro di scommesse illegali. Per questo, da tempo, i volontari e le associazioni animaliste chiedono un impegno maggiore delle autorità.

VIDEO RITROVAMENTO DI OTTO

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