Cisti ovariche nella cavia: cause, sintomi, diagnosi e trattamento

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By Raffaella Lauretta

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Cisti ovariche nella cavia, una condizione che colpisce le femmine di questa specie. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.

cisti ovariche
(Foto AdobeStock)

Molto spesso le cavie o anche dette Porcellini d’India, questi piccoli roditori che negli ultimi anni sono frequenti vedere nelle case di tutto il mondo, come animali domestici, sono affette da cisti ovariche.

Le cavie di sesso femminile soffrono di questa problematica all’incirca sui due anni.

Le cisti ovariche nella cavia, possono essere mono o bilaterali e quindi manifestarsi su una sola o entrambe le ovaie.

Queste neoformazioni possono raggiungere una dimensione compresa tra 0,5 e 6-7 cm di diametro. Vediamo quali le sono le cause, i sintomi e il trattamento delle cisti ovariche nella cavia.

Cause delle cisti ovariche nella cavia

Le principali cause di cisti ovariche nella cavia sono:

  • disturbo nei livelli degli ormoni riproduttivi;
  • mancato scoppio dei follicoli ovarici che in questo modo non rilasciano le uova, con conseguente formazione di cisti.

Se non trattate, le cisti possono continuare a crescere e potenzialmente esplodere, mettendo in pericolo la vita della cavia.

Sintomi

Le cavie adulte che soffrono di questa problematica sono tante ma non tutte mostrano dei sintomi.

Razze del porcellino d'India
(Foto Unsplash)

In particolar modo se le cisti sono di dimensioni ridotte e non secernenti ormoni.

In altri casi, invece, i segnali che si manifestano nell’animale colpito da cisti, possono essere i seguenti:

  • aggressività;
  • anoressia;
  • aumento dell’istinto della territorialità;
  • costipazione nel porcellino d’India;
  • debolezza;
  • depressione;
  • distensione e dolore addominale;
  • infertilità;
  • perdita di capelli sopra o intorno all’addome.

Fondamentalmente, ci si accorge che la cavia è in sofferenza, principalmente perché le cisti crescendo, raggiungono una certa dimensione ed iniziano a comprimere gli organi circostanti.

Naturalmente, ciò causa fastidio all’animale e se si rompono causano anche dolore.

Per tale motivo davanti a queste condizioni, occorre trasportare il piccolo roditore dal veterinario.

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Diagnosi e trattamento delle cisti ovariche nella cavia

Per poter eseguire la diagnosi, il veterinario dovrà esser messo al corrente della storia pregressa della salute della cavia, fino al momento in cui si sono manifestati i segnali, precedentemente elencati.

Anche se i sintomi presenti nella cavia sono molto generici, per stabilire una diagnosi senza alcun approfondimento, il veterinario davanti ad una cavia femmina adulta non sterilizzata, potrà già azzardare un’ipotesi.

Le cisti ovariche nella cavia, tra l’altro, possono essere spesso avvertite nell’addome mediante palpazione addominale.

Tuttavia, per una diagnosi certa sono necessari ulteriori approfondimenti, con l’aiuto di test specifici, quali:

  • esame radiografico dell’addome: utile ad individuare solamente le cisti di dimensioni maggiori;
  • ecografia: un esame molto più preciso e sensibile, in grado di evidenziare anche le cisti più piccole.

Stabilita la diagnosi, il veterinario procederà con la terapia più opportuna, ovvero l’ovarioisterostrectomia (asportazione di utero e ovaie), seguita poi da riposo, alimentazione adeguata, fluidoterapia e antibiotici.

Naturalmente, come per la maggior parte delle problematiche di salute, la prevenzione è sempre la migliore delle terapie.

In questo caso è rappresentata dalla sterilizzazione, la quale risulta utile anche come precauzione per diverse altre malattie a carico dell’apparato genitale femminile.

Gli esperti consigliano, infatti di procedere con questa tecnica entro il primo di anno di vita dell’animale.

Per operare la propria cavia, il momento ottimale è prima dei 6 mesi di età, ma è possibile intervenire a tutte le età.

La sterilizzazione della cavia avviene nella struttura veterinaria e viene trattenuta un solo giorno in day hospital e dimessa già alla sera.

Dopo tre giorni dall’intervento viene controllata e dopo 10-12 giorni dall’intervento si tolgono i punti di sutura esterni.

 

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