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Storie di Natale con animali: 5 letture da non perdere

Sono tante le favole e le fiabe che hanno, sullo sfondo, il periodo natalizio con tanto di elfi, Babbi Natale buffi e persone cattive che diventano buone. Ecco invece cinque storie di Natale con animali protagonisti.

Storie di Natale con animali: la renna è protagonista (Foto fonte iStock)

Se sei amante degli animali e stai cercando storie da raccontare a figli, nipotini o bimbi piccoli nel periodo natalizio, sei nel posto giusto. In questo articolo ti proponiamo cinque storie di Natale che hanno, tra i protagonisti, i nostri cari amici pelosi. Ovviamente le renne la fanno da padrone essendo le fedeli aiutanti di Babbo Natale, ma nella lista non mancano uccellini e pecore.

Le cinque storie di Natale con animali

Storie di Natale con animali: Rudolph e il naso rosso (Foto fonte iStock)

Dopo aver visto gli animali protagonisti dei film e dei cartoni animati natalizi e le narrazioni di tutti gli animali del presepe, ecco i racconti da non perdere davanti al caminetto o prima di andare a letto durante il periodo natalizio. Buona lettura!

Le renne di Babbo Natale – Più che una favola è una storia della tradizione popolare che racconta il legame tra Babbo Natale e gli animali dalle corna imponenti che hanno il compito di trainare la slitta. Le renne di Santa Claus sono 8 e nella poesia “A Visit from St. Nicholas” del 1823 hanno anche dei nomi: Dasher, Dancer, Prancer, Vixen, Comet, Cupid, Donder (o Donner) e Blitzen.
A queste otto renne, circa cento anni dopo, viene affiancata Rudolph, la famosa renna dal naso rosso.

Rudolph, la renna di Babbo Natale (Robert L. May) – Rudolph è la nona renna di babbo Natale, una sorta di brutto anatroccolo, diversa dalle altre perché ha un naso rosso che emette una forte luce e per questo oggetto di scherno da parte delle altre renne.  Tuttavia, nella notte di Natale, a causa di una forte tempesta di neve con nebbia e visibilità ridotta, Rudolph riesce ad avere ha la sua rivincita:  mettendosi in testa alla slitta con la luce del suo naso guida Babbo Natale e le altre renne nella consegna dei doni.

La leggenda del pettirosso – La leggenda natalizia, adatta ai bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, spiega perché il pettirosso ha una macchia rossa sul petto. Un piccolo uccellino marrone viveva nella stalla a Betlemme insieme al bue, l’asinello, Giuseppe, Maria e Gesù bambino. Una notte, mentre tutti dormivano, l’uccello si accorse che il fuoco si stava spegnendo e pur di tenerlo accesso e mantenere al caldo il bambinello volò giù e tenne vive le fiamme con il movimento delle ali per tutta la notte. La mattina fu “premiato” con un petto rosso brillante, simbolo del suo amore per il neonato re.

Quella volta che Babbo Natale non si svegliò in tempo (Thomas Matthaeus Muller) – Racconta la storia di Hubert, anziano Babbo Natale, che la sera della vigilia di Natale saltò giù dal letto e si accorse che non si era svegliato in tempo per preparare e consegnare i regali ai bambini. Con l’arrivo della fedele renna Max e di un vecchio baule pieno di  costumi, fazzoletti colorati, cappelli, scarpe e scialli i due riuscirono a non far rimpiangere ai bimbi il mancato arrivo dei tanto attesi regali.

La pecora nera  – Racconta la storia di una pecora nera, malvista, additata e schernita dal resto del gregge e dagli altri animali. Un giorno, esausta, la pecora nera decise di andare a vivere sola in montagna e proprio qui, una notte, vide da lontano una grotta illuminata da una debole luce. Decise di raggiungere la grotta dove c’erano Giuseppe, Maria e il neonato bambinello. Anche loro non erano accettati in società. La pecora nera si offrì di riscaldare il bambino con la sua lana e all’indomani Gesù svegliandosi le mormorò nell’orecchio: “Sono venuto per questo: per le pecore smarrite!”  e la pecora si mise a belare di felicità.

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S.C.

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Santa

Il giornalismo è da sempre la mia più grande passione insieme al calcio e agli animali. Credo d’aver ciucciato tanto inchiostro e poco latte visto che, come il cincillà, sono intollerante al lattosio. Sono inoltre curiosa come una lontra, instancabile e paziente come una formica, operosa come un’ape e sognatrice come un castoro… ah, i miei avi saranno stati sicuramente panda altrimenti non si spiegano queste occhiaie. Sono iscritta all'albo dei giornalisti (elenco pubblicisti) dal 2006, sono laureata in Scienze della comunicazione Sociale, Istituzionale e Politica.

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