Come addestrare un cucciolo: le 5 regole fondamentali

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By Francesca Ciardiello

Cani

Hai appena iniziato l’addestramento del tuo cucciolo? Ecco i 5 comandi base fondamentali per la sua educazione e per una perfetta convivenza.



Addestrare cucciolo con una ricompensa

Quando si adotta un cucciolo è fondamentale dargli le basi per una corretta convivenza insieme entro il suo primo anno di vita. Si sa che i cani hanno un linguaggio e un modo di esprimersi diverso dagli umani: a loro serve una figura di riferimento, ovvero il padrone, che per loro sarà il capobranco. Diventerete per lui un punto di riferimento fondamentale, quindi dal vostro comportamento dipenderà gran parte dell’educazione che riuscirete ad impartire al vostro cucciolo. Bisogna giocare su tre livelli di linguaggio: verbale, para-verbale (tono e timbro di voce) e non verbale (gestuale e mimico). Non c’è da avvilirsi: i risultati si vedranno con tempo e pazienza.

LE 5 REGOLE BASE PER L’ADDESTRAMENTO

  1. NOME: la prima cosa fondamentale per educare un cane è dargli un nome. Meglio che sia breve e facile da ricordare, così il cucciolo si abituerà prima a sentirsi chiamare. Evitate i diminutivi o le ‘storpiature’: i cani dovranno essere abituati a sentire sempre la stessa parola, almeno all’inizio.
  2. NO: secco, fermo e deciso. Il comando del ‘NO’ è fondamentale per fargli capire cosa non si fa. Dovrà percepirlo come un fermo e deciso divieto. Oltre al livello para-verbale, è importante quello gestuale: le dita delle mani saranno la vostra migliore ‘arma’.
  3. QUI: il cane dovrà capire quando è il momento di avvicinarsi a voi e lasciare l’occupazione in cui era impegnato. Sarà fondamentale per tenerlo sotto controllo in situazioni di pericolo e per evitare che si allontani troppo quando il cane non è legato al guinzaglio.
  4. FERMO e SEDUTO: se il cane sta facendo un’azione sbagliata è importante bloccarlo e non farlo andare oltre. Il comando di restare fermo quindi servirà a fargli capire che deve smettere di fare ciò che stava facendo. E quando il cane sarà vicino, dovrà rimanere seduto nella sua posizione fino a quando il pericolo non sarà del tutto scongiurato.
  5. CAMMINARE AL GUINZAGLIO: premesso che esso non dovrà mai essere tirato perché il cane potrebbe farsi male e sentirsi ancor più ‘costretto’, bisognerà abituarlo al collare magari stimolandolo a raggiungere un premio. In alcuni casi quando è legato al guinzaglio diventa aggressivo, quindi dategli del tempo per abituarsi. Iniziate col mettere un bocconcino nella ciotola: il cane camminerà al guinzaglio accanto a voi per raggiungere la sua ricompensa. Man mano il cane si abituerà e potrà camminare a guinzaglio anche negli spazi aperti e più grandi.

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QUALCHE DRITTA PER IL PADRONE

Cane addestrato col clicker

Le sessioni di addestramento dovranno iniziare fin dal principio della convivenza. Meglio essere costanti e brevi: massimo cinque minuti ogni giorno basteranno per la sua educazione, poiché il cane ha una scarsa capacità di mantenere l’attenzione. In commercio vi sono particolari accessori per cani, detti clicker, che emettono un suono simile appunto a un clic. Il cucciolo dovrà abituarsi a riconoscere il suono come positivo: infatti se da principio al clic seguirà una ricompensa, man mano basterà che il cane senta il segnale per capire che sta assumendo un comportamento corretto.

La comunicazione para-verbale è importante quanto quella verbale e quella gestuale: il tono e il timbro della voce del padrone saranno fondamentali per impartirgli il comando. Bisogna avere un tono fermo e deciso, così come la postura deve essere eretta.

Luogo tranquillo: meglio un posto lontano dai rumori della strada e dalle distrazioni. Il cane dovrà dedicare a voi tutta l’attenzione e non essere attirato da altro. Inoltre è importante che il cucciolo riconosca un luogo della casa che sia solo il suo: un posto dove poter dormire e rifugiarsi ogni volta che ne sentirà il bisogno.

Punizioni: per capire come punire il cane è importante non usare mai la violenza fisica, ma ignorarlo e lasciarlo solo. Sgridare il cane potrebbe solo avere effetti negativi. Vi è chi al metodo tradizionale che comprende le punizioni, preferisce la cosiddetta Educazione gentile, escludendo del tutto ogni forma di castigo.

Tempo: dedicate sempre un momento della vostra giornata per il vostro cane, preferibilmente sempre alla stessa ora. Riservate del tempo per portarlo fuori per abituarlo a fare i suoi bisogni e anche per socializzare con i suoi simili.

Non fissarlo negli occhi: il cane può interpretare lo sguardo fisso come un attacco, una sfida e potrebbe aggredirvi. Quindi vitate di fissarlo negli occhi quando volete fargli capire qualcosa.

Premi: col tempo il cucciolo dovrà capire che snack e rinforzi positivi sono associati a dei comportamenti corretti da parte sua. Inoltre in questo modo capirà che può fidarsi di voi, perché da parte vostra ha dei riconoscimenti per i suoi atteggiamenti corretti. Man mano il cucciolo dovrà imparare a comportarsi correttamente senza necessariamente ricorrere al cibo, ma solo col comando vocale.

La pazienza sarà un’arma fondamentale nelle vostre mani: ogni cucciolo ha i suoi tempi di apprendimento, e non dovremo avere alcuna fretta. All’inizio è importante che uno solo in famiglia sia il punto di riferimento del cane, poi col tempo tutti i membri della famiglia potranno utilizzare gli stessi comandi per dargli ordini.

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F.C.

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