Come capire cosa pensa il cane quando scodinzola: ecco che cosa dicono gli esperti riguardo questo comportamento canino.

Comprendere gli animali domestici può essere molto difficile, così come difficile è sapere che cosa passa nella loro mente. Anche quando sembra che i loro pensieri siano ovvi, in realtà non è così. In altri casi, invece, i comportamenti dei cani e gatti sono facilmente intuitivi basandosi su alcuni piccoli indizi. Un esempio della complessità dei comportamenti canini è rappresentato dal muovere la coda da parte del cane. Che cosa significa questa azione?
Perché il cane scodinzola e che cosa vuole comunicare: ecco che cosa dicono gli esperti al riguardo
Un’azione che i cani svolgono tutti i giorni, ma che è difficile da spiegare per molti esseri umani: l’atto di scodinzolare. Quali sono le ragioni per cui i quattro zampe scodinzolano e che cosa vuol dire. La coda viene utilizzata dai quattro zampe per comunicare, sia con i loro simili sia con gli esseri umani. Gli scienziati osservano che i vari tipi di scodinzolio hanno significati differenti.

Sono tanti, però, i misteri che avvolgono lo scodinzolio dei cani, tra cui il perché questa specie muove di più la coda rispetto agli altri canidi come i lupi e se il loro scodinzolare sia volontario e controllato. Capire perché i cani scodinzolano è importante anche dal punto di vista del benessere degli animali, perché comprendendo questo comportamento gli umani potrebbero capire meglio i loro amici a quattro zampe.
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Secondo uno studio da poco pubblicato, risulterebbe che i cani scodinzolano più per dare piacere agli esseri umani. La ricerca, pubblicata in Biology Letters, è stata condotta, tra gli altri, dall’etologa Silvia Leonetti dell’Università di Torino.
Perché il cane scodinzola
Nello studio, Leonetti spiega che “Tra tutti i possibili comportamenti animali che gli esseri umani sperimentano nella vita di tutti i giorni, lo scodinzolio dei cani domestici è uno dei più comuni. Ma molti comportamenti dei cani rimangono un enigma scientifico”. I ricercatori hanno analizzato gli studi precedenti sullo scodinzolio, per avere una visione globale dell’argomento, e sono arrivati a formulare anche un’ipotesi sulle origini di questo comportamento canino.

Un’ipotesi del movimento della coda nei cani è quella che viene definita “sindrome da addomesticamento”, una teoria già esistente secondo la quale nell’allevare le razze possono emergere tratti non voluti e geneticamente collegati. Caratteristiche canine che l’uomo ha ritenuto desiderabili da allevare, come il temperamento, potrebbero essere geneticamente legate allo scodinzolio.
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Si tratterebbe, quindi, in questo caso di un comportamento di tipo genetico, un tratto selezionato dagli umani nel corso dell’allevamento e dell’addomesticamento. I ricercatori suggeriscono che lo scodinzolio potrebbe placare qualche bisogno di ritmo da parte degli esseri umani. Leonetti e i colleghi, per formulare la loro ipotesi, partono dal fatto che il cervello degli esseri umani risponde positivamente al ritmo. Poiché lo scodinzolio è un comportamento ritmico, gli autori della ricerca suggeriscono che le persone preferiscono i cani che scodinzolano di più.

Scodinzolare è un atto comunicativo per il cane
Tutti gli studiosi sono concordi nel riconoscere nello scodinzolio un atto comunicativo e non serve a scacciare insetti e parassiti (come per i cavalli) né naturalmente per spostarsi (come succede nei cetacei quali le balene). Gli esperti non hanno dubbi, poi, nel riconoscere nello scodinzolio un significato diverso a seconda del modo in cui la coda viene mossa.
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Leonetti e i colleghi evidenziano come continueranno le ricerche perché solo con un approccio multidisciplinare che combini neurologia, cognizione e fisiologia, si potrà far luce sulla comprensione umana del comportamento dei cani, ma anche sulla stessa psicologia umana per capire perché il cervello degli esseri umani risponde positivamente al ritmo.
Che cosa comunica il cane quando scodinzola
Se la coda si muove più a destra, il cane è interessato a uno stimolo o vuole avvicinarsi a qualcosa. Se invece muove la coda a sinistra, allora segnala incertezza o desiderio di allontanarsi. Un movimento della coda verso il basso e vicino alle zampe deve essere interpretato come un segno di sottomissione o insicurezza. Uno studio scientifico ha dimostrato infatti che è possibile capire le emozioni del cane guardando i suoi movimenti della coda. Se il cane scodinzolerà verso sinistra vuol dire che sta provando emozioni negative. Invece, se scodinzolerà verso destra avrà emozioni positive.
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Nuovi studi condotti dai ricercatori hanno testato le capacità cognitive di cani e gatti, analizzando quale delle due specie sia in grado di rispondere meglio ai gesti della comunicazione umana. Un ruolo cruciale nel rapporto che cani e gatti hanno con gli esseri umani è riscontrabile nella storia dell’evoluzione di questi animali e del loro addomesticamento. I cani, antenati dei lupi e abituati alla vita in branco, hanno adattato le loro abitudini all’organizzazione gerarchica della società umana e al nuovo ruolo che veniva loro richiesto. Maggiormente predisposti a comprendere i segnali della comunicazione umana, i cani si sono rivelati degli ottimi compagni di vita per le persone, considerate come componenti del loro branco da proteggere e tutelare. E proprio come se fossero parte del branco, gli umani vengono trattati dai cani come loro simili. Per comunicare ai pet mate le emozioni, i quattro zampe utilizzano la coda. Il modo di scodinzolare è indicativo proprio di ciò. (di Elisabetta Guglielmi)