Malattie comuni agli occhi del cane: ecco 9 disturbi frequenti

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By Marianna Durante

Salute dei Cani

Gli occhi di fido sono protetti dalle lacrime e dalla terza palpebra ma nonostante ciò possono avere problemi. Ecco 9 malattie più comuni che si possono presentare agli occhi del cane.

Malattie comuni agli occhi del cane
Malattie comuni agli occhi del cane: ecco 9 disturbi frequenti (Foto Adobe Stock)

Gli occhi per il cane svolgono una funzione molto importante in quanto catturano le immagini del mondo esterno e le trasmettono al cervello. Per fare ciò tutte le parti dell’occhio devono essere sane, ma non sempre è così. Infatti ci sono alcune patologie che possono interrompere il corretto funzionamento degli occhi di fido. Qui di seguito vi elencheremo le malattie più comuni che si possono presentare agli occhi del cane.

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Problemi agli occhi del cane: ecco quali sono le più comuni

occhio cane
(Foto Adobe Stock)

Occhio secco

Quando le ghiandole lacrimali del cane producono meno lacrime, fido potrebbe soffrire di occhio secco, una patologia scientificamente chiamata cheratocongiuntivite secca. Le lacrime sono molto importanti per gli occhi in quanto eliminano materiale potenzialmente dannoso per questi ultimi ed inoltre nutrono i tessuti corneali. Quindi la mancanza di lacrime potrebbe provocare anche congiuntiviti o ulcere corneali nel nostro amico a quattro zampe.

Congiuntivite

La congiuntivite nel cane consiste nell’infiammazione del bianco dell’occhio (sclera) e del rivestimento della palpebra. La causa di questo disturbo è un’infiammazione dovuta da qualche reazione allergica, da un graffio o da un corpo estraneo nell’occhio di fido.

Glaucoma

Il glaucoma si verifica quando la pressione all’interno dell’occhio di fido aumenta, in quanto il fluido intraoculare drena lentamente. I sintomi di tale disturbo sono, oltre al dolore, l’aumento delle lacrime, il rossore all’occhio e nei casi più gravi l’occhio gonfio. Se pensate che il vostro cane abbia un glaucoma è necessario portarlo dal veterinario immediatamente, in quanto se non curato in tempo questo disturbo può causare cecità nel cane.

Cataratta

La cataratta consiste nell’opacizzazione del cristallino dell’occhio del cane. Questa patologia può essere congenita, se compare ad entrambi gli occhi di fido prima dei 6 anni. Di questo tipo di cataratta possono soffrirne i Barboncini, i Golden, gli Husky e i Labrador. Invece se questo disturbo si presenta quando il cane è anziano, si parla di cataratta acquisita.

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Atrofia progressiva della retina

Cane
Cane al buio (Foto Pixabay)

L’atrofia progressiva della retina è una delle malattie degli occhi più difficile da individuare nel nostro amico a quattro zampe. In quanto questo disturbo non presenta sintomi, se non una scarsa visibilità del cane durante la notte. Infatti molti cani si comportano normalmente finché non perdono completamente la vista.

Uveite

L’uveite nel cane è una malattia caratterizzata dall’infiammazione dell’iride e del corpo ciliare dell’occhio di fido. Questa patologia presenta i sintomi comuni di un disturbo agli occhi del cane come: rossore agli occhi, dolore, lacrimazione eccessiva e fotofobia.

Cheratite

Un’altra patologia che se non trattata in tempo può provocare la cecità nel cane è la cheratite. Questa malattia, infatti, produce l’infiammazione della cornea. I sintomi associati a questo disturbo sono: fotofobia, lacrimazione eccessiva e la sporgenza della terza palpebra.

Ulcera corneale

L’ulcera corneale è caratterizzata dalla lesione della superficie oculare del cane. i principali sintomi di questo disturbo sono:

Le cause di ulcera corneale nel cane possono essere di varie entità. Le più comuni sono: traumi da corpo estraneo, occhio secco ma può essere anche una patologia congenita.

Occhio a “ciliegia”

È risaputo che i cani hanno tre palpebre, 2 ben visibili e una nascosta sotto l’angolo interno dell’occhio chiamata appunto terza palpebra. Quest’ultima presenta una ghiandola lacrimale quasi invisibile, quando questa ghiandola sporge dalla sua posizione naturale, quindi ha un prolasso, diventa più grande e s’infiamma proprio come se fosse una ciliegia. Da qui il nome della patologia occhio a “ciliegia”.

Marianna Durante

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